Moretti e le pornostar, fa discutere post dello spin doctor di Salvini

PADOVA. Fa discutere un post di Luca Morisi, spin doctor di Matteo Salvini, che su facebook ha pubblicato la foto di un manifesto elettorale di Alessandra Moretti finito affiancato a quello di un night club con le pornostar: "Involontarie simmetrie", la didascalia-commento di Morisi.

Forse l'intento di Morisi voleva essere umoristico ma il risultato è che l'accostamento è stato giudicato sessista dal Pd. Che attacca direttamente Zaia. "Continua la campagna sessista della Lega e di Zaia contro Alessandra Moretti, ogni pretesto è buono per denigrare chi sta mettendo in seria difficoltà la rielezione dell’uscente governatore del Veneto - scrive in un comunicato stampa Raffaella Salmaso, portavoce regionale delle Democratiche del Veneto -. Gli argomenti - continua la nota - si concentrano su temi che hanno ben poco a che fare con un programma politico, ma solo sul fatto che la Candidata del Centro Sinistra è una donna, dimostrando un’attenzione morbosa che continua a perpetrarsi e denota solo la mancanza di idee nuove che riscattino il Veneto dallo stallo in cui proprio Zaia e la Lega lo hanno relegato! E se da Milano a Catania, passando per l’ultima iniziativa del sndaco Marino a Roma, sempre più amministrazioni applicano delibere contro la pubblicità sessista, in Veneto con Zaia sorretto da Salvini la pubblicità sessista diventa una bandiera di campagna elettorale. Lo scadimento è arrivato talmente in basso e lo dimostra la riduzione drastica apportata nel Bilancio in approvazione in Consiglio Regionale, con Zaia assente, di tutti i finanziamenti ai centri antiviolenza e ai progetti di sostegno alle donne che subiscono violenza, ulteriore segno della considerazione pressoché nulla che questa Giunta ed il suo Presidente hanno per le donne! Le Democratiche Venete assicurano completa solidarietà ad Alessandra Moretti e si stringono a lei con un pieno sostegno alla sua elezione a Governatrice del Veneto, certe che con lei ci sarà un cambio di passo ed un salto nella qualità politica di amministrazione della Regione Veneto".
"La Lega come l'Islam, Zaia chieda scusa", scrive Roger De Menech, segretario regionale del Pd veneto. «La cultura leghista spaventa ogni giorno di più le donne venete. Di questo passo presto o tardi la Lega proporrà l’obbligo di velo per le donne. Zaia chieda scusa per i continui attacchi sessisti ad Alessandra Moretti da parte della Lega. Altrimenti ammetta senza mezzi termini che lui, Salvini e i fascisti con cui va a braccetto sono la stessa cosa e condividono con l’Islam più conservatore la medesima concezione della donna: un mero oggetto sessuale».
Il segretario regionale del Pd, Roger De Menech non è sorpreso dal recente attacco mediatico all’immagine di Alessandra Moretti da parte di un consulente di Salvini. «Hanno una tale paura delle donne che a febbraio sono tutti usciti dall’aula di palazzo Ferro Fini pur di non modificare la legge elettorale con la doppia preferenza di genere», ricorda il segretario. «La realtà è che la Lega di Zaia e Salvini ha zero argomenti e una paura blu di perdere queste elezioni». «Il solo fatto che la candidata del centrosinistra sia una donna», prosegue De Menech, «è per i leghisti un ostacolo psicologico impossibile da affrontare. Il fastidio e l’irritazione di dover affrontare una donna induce Zaia, Salvini e i leghisti ad evitare il confronto e a scadere in un’attenzione morbosa al solo aspetto fisico e a riferimenti esclusivi alla sfera della sessualità. E’ il medesimo atteggiamento utilizzato dall’Islam più conservatore nei confronti delle donne che osano affacciarsi sulla scena pubblica. Lasciare l’ambito tradizionale a cui sono culturalmente relegate – la casa e la famiglia – vale per queste donne l’etichetta di persone poco per bene». «ll 31 maggio», conclude il segretario, «le donne venete possono contribuire a porre fine a questa sorta di oscurantismo leghista. Noi siamo per una società moderna, aperta al confronto e capace di valorizzare i talenti, indipendentemente dal genere».
Ecco il tweet di Francesco Nicodemo, dello staff del segretario nazionale Matteo Renzi.
Continua in Veneto la campagna sessista della Lega contro @ale_moretti. Grande paura, zero argomenti #Zaiachiediscusa pic.twitter.com/fxEQJGLm4S
— Francesco Nicodemo (@fnicodemo) March 28, 2015
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