Morte degli animali domestici «Un lutto che va riconosciuto»

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Un lutto spesso non riconosciuto, sottovalutato, schernito. In altre parole, delegittimato. Eppure cocente per chi vi si scontra. È la morte degli animali domestici, veri e propri compagni di vita, talvolta gli unici. Compagni che inevitabilmente incontrano la morte e con i proprietari che la sentono come la perdita di una persona cara, ma si trovano a non poterla esprimere (e quindi interiorizzare e superare). Come affrontarla e darle la giusta dignità? Se ne è parlato nel convegno “Lutto e Pets”.
Tra i promotori l’associazione Puppy Wlker di Selvazzano che forma cani da assistenza: «Oggi gli animali vivono più a lungo, sviluppano patologie più complesse e la loro morte coinvolge emotivamente gli umani. Dobbiamo accettarlo per superare il dramma» spiega la presidente Paola Boaretto. «La morte è parte della vita» chiosa la docente Ines Testoni. «Solo accettando il lutto si può andare avanti». In questo aiutano figure professionali, come psicologi o veterinari che si trovano oggi davanti a questioni etiche complesse come l’eutanasia degli animali terminali. Argomento delicatissimo, poiché non esiste una formazione specifica e i professionisti devono rapportarsi non solo con gli animali ma anche con i proprietari, come è emerso dal documentario “Finché morte non ci separi” della giornalista Natascha Lusenti. Ma il legame animale-morte non riguarda solo la scomparsa dei quattro zampe, ma anche il loro ruolo nell’accompagnare al fine vita i loro padroni, ad esempio attraverso gli interventi assistiti di pet therapy dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie. Ciascuno poi vive la scomparsa del proprio animale a modo suo.
Nadia Zanella, non vedente, per colmare il vuoto lasciato da Rod ha subito adottato un altro cane guida, mentre c’è chi non se la sente. E c’è poi chi con l’animale ha un legame simbiotico anche sul lavoro, come l’appuntato scelto Violato del Nucleo cinofili dei carabinieri di Torreglia con Coco: «Quando il cane viene pensionato il conduttore lo porta in famiglia. Ho vissuto il lutto di cani anche fuori dall’ambito lavorativo ed è davvero uno stravolgimento profondo». —
Serena De Salvador
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