Lutto nel calcio a 5, Andrea Franceschini è morto a 43 anni

Viveva a San Martino di Lupari e dal 2024 era direttore generale del team Giorgione di Tombolo. Nel suo palmarès anche sei scudetti: «Era tra i migliori ds del futsal»

Silvia Bergamin
Andrea Franceschini aveva 43 anni e abitava a Campagnalta. Era padre di un bimbo
Andrea Franceschini aveva 43 anni e abitava a Campagnalta. Era padre di un bimbo

Aveva salutato l’anno nuovo con parole che oggi fanno vibrare il cuore. «Io sono ancora qua», scriveva Andrea Franceschini il 31 dicembre, stringendo i denti contro una leucemia scoperta ad agosto del 2023.

Dirigente di calcio a 5 dal palmares unico, Andrea è stato vittima di un destino più forte della sua meravigliosa determinazione. A soli 43 anni si è spento domenica 20 luglio all’ospedale di Castelfranco Veneto, lasciando un vuoto incolmabile nella sua frazione di Campagnalta a San Martino di Lupari, nella sua famiglia, nel cuore degli amici e nel mondo del futsal, di cui era stato protagonista per quasi vent’anni.

Un punto fermo per chi ha vissuto il calcio a 5 italiano negli ultimi due decenni. Era stato per anni il braccio destro di Stefano Zarattini, nella mitica Luparense, la società più titolata del futsal tricolore. Dal 2006 al 2024, con un palmarès che parla da solo: 6 scudetti, 2 Coppe Italia, 6 Supercoppe e un memorabile quarto posto in Coppa Uefa nel 2010. Poi il passaggio al calcio a undici, seguendo Zarattini nella nuova avventura alla Luparense C11, dove ha contribuito alle promozioni in Promozione (2018) ed Eccellenza (2019). Era un dirigente completo, capace, diretto.

«Tra gli artefici dell’epopea Luparense», come scrisse il Team Giorgione nel giorno del suo arrivo, all’avvio della nuova impresa professionale. E proprio al Giorgione, società di serie B, Andrea era tornato nell’estate del 2024, sospinto dagli amici, dal desiderio di rimettersi in gioco, dalla passione per quel futsal che mai aveva smesso di amare. Sembrava l’inizio di una nuova vita. E invece, purtroppo, è stata la sua ultima tappa.

«Una notizia che mai avremmo voluto darvi», ha scritto il Giorgione sui social.

Il direttore di Calcio a 5 Anteprima, Orlando Casale, lo ha ricordato così: «Una figura brillante, dalla grande capacità dialettica e professionale, sempre cordiale, sempre presente. Ci mancherà».

Mancherà soprattutto alle persone che gli erano vicine ogni giorno. A chi lavorava con lui, come Thomas Bragagnolo, vice allenatore del Giorgione: «Andrea era uno dei migliori direttori sportivi italiani. Ha vinto coppe, scudetti, capiva davvero il futsal. Sapeva parlare con i giocatori, sia a livello tecnico che umano. Ci mancheranno la sua professionalità, ma ancor di più la sua amicizia. Prima che un collaboratore, era un amico».

Amico, padre di un bimbo, aveva un fratello gemello. Una vita piena, vissuta con determinazione. Sempre pronto al dialogo, come lo ha ricordato anche il sindaco di San Martino di Lupari, Nivo Fior: «Una persona corretta e franca, molto conosciuta nel nostro territorio. Di Andrea ricorderemo l’impegno, la disponibilità e la voglia di fare. Sono profondamente addolorato per questa perdita».

Ci ha provato fino alla fine, pochi mesi fa confidava: «Caro 2024, mi hai insegnato molte cose, mi hai fatto capire che ci sono delle priorità, che non tutti sono come sembrano, ma anche che ci sono tante brave persone intorno a noi. Mi hai ricordato di quanto la vita sia un dono straordinario. Mi accingo ad entrare nel 2025 con grande entusiasmo e determinazione, e, nonostante la consapevolezza che ancora non sia finita, ho la certezza che in un modo o nell’altro la spunteremo anche questa volta».

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