Morto il centauro travolto da un’auto

Il giovane di Fiesso era titolare con il fratello di un’impresa calzaturiera. Tornava a casa dopo un pomeriggio in piscina
Di Alessandro Abbadir

FIESSO D’ARTICO. È morto nella notte fra sabato e domenica all’ospedale di Padova, dove era ricoverato, Matteo Contin Cassandro, il giovane di 32 anni centrato sabato sera da un’auto sulla provinciale Barbariga, all’altezza del sottopasso, nell’omonima località di Vigonza. Matteo viveva con i genitori, il papà Marino e la mamma Argentina Berti, e il fratello Marco, a Fiesso D’Artico in via Pioghella 67.

Il giovane era un imprenditore del settore calzaturiero e aveva costituito con il fratello Marco (che è il titolare), una impresa per la produzione di scarpe di altissima qualità. Aveva un grande amore per i gatti, che condivideva con tutta la famiglia. Sulla dinamica dell’incidente stanno ancora indagando gli agenti della Polstrada e i famigliari, straziati dal dolore, non vogliono entrare nel merito. «Abbiamo perso Matteo» dice in lacrime papà Marino «ed è questa la cosa terribile. Era un ragazzo pieno di vita, generoso, con tanta voglia di lavorare. Stava tornando da una giornata passata all’Oasi Club di Pianiga, una piscina all’aperto in cui era andato a passare qualche ora in allegria dopo una settimana di duro lavoro. Una tragedia enorme». La mamma Argentina, sconvolta dal dolore, non vuole parlare: stringe tra le mani la foto del figlio mentre scoppia in un pianto infinito. A raccontare di Matteo, che aveva un profilo su facebook con tantissimi amici e tante immagini della sua vita, è il fratello, che con Matteo gestiva l’azienda calzaturiera di famiglia, che ha una decina di dipendenti. «Si era diplomato all’istituto tecnico commerciale Maria Lazzari di Dolo» esordisce Marco «Dopo le scuole superiori, ha voluto frequentare il Politecnico calzaturiero dell’Acrib, dove si è specializzato come modellista per calzature. Da qui la decisione presa con me e con l’aiuto dei nostri genitori, di aprire un’azienda del settore, come fanno tante famiglie nella zona di Stra, Fiesso D’Artico e Vigonovo». La famiglia di Matteo ha l’abitazione di via Pioghella piena di gatti. «Mio fratello era affezionato a un gattino bianco» ricorda Marco«ma curava con lo stesso amore anche tutti gli altri mici che abbiamo in casa, animali che gli dimostravano un grande affetto». Matteo e il fratello erano stati anche degli appassionati di arti marziali e in particolare il karate. Uno sport che da qualche anno il giovane non praticava, ma nel quale a livello locale era conosciuto, anche per i titoli ottenuti. Ieri in tanti a Fiesso D’Artico, appena saputo della morte di Matteo, si sono recati a casa dei Contin Cassandro per esprimere il loro cordoglio. Della tragedia è venuto a sapere anche il sindaco di Fiesso, Andrea Martellato, che andrà a fare visita alla famiglia nei prossimi giorni. Solidarietà arriva anche dal parroco. don Carlo Targhetta. « Tutta la comunità cristiana» dice il parroco «si stringe attorno alla famiglia in questo momento di dolore per la perdita di un giovane come Matteo» . I funerali si terranno nei prossimi giorni nella chiesa della SS Trinità a Fiesso.

(ha collaborato

Giusy Andreoli)

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