Morto il professor De Faveri, ex primario di Radiologia

Dopo la pensione ha sempre continuato a lavorare come libero professionista. Il dg Donato: «Un professionista che ha costruito un’altra eccellenza di Padova»

PADOVA. Uomo di scienza e di grande umanità è mancato ieri Daniele De Faveri, 71 anni, radiologo, ex primario ed ex capo del dipartimento di Radiologia dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Dopo una lunga malattia è morto in ospedale, dove era stato ricoverato qualche giorno fa per l’aggravarsi di un quadro clinico già molto grave.

Una figura di spicco nel mondo della medicina padovana che ha contribuito a rendere la Radiologia nostrana un’eccellenza a livello nazionale e non solo. «Mio papà si era laureato in Medicina nel 1974 ed era diventato specialista radiologo nel 1978 – racconta provata la figlia Elisa – Aveva poi coltivato la sua formazione scientifica anche all’estero, a Londra, a Chicago, a San Francisco e a San Diego. A 25 anni era poi entrato nel reparto di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova sotto la guida del professor Francesco Uber, stimato maestro di cui lui è stato degno erede».

Nel 1999, a 49 anni, Daniele De Faveri è infatti diventato primario del reparto di Radiologia e successivamente capo dipartimento. A 65 anni ha lasciato l’ospedale ed è andato in pensione ma non ha mai smesso di lavorare.

Il lavoro era anche la sua più grande passione: «La vita di mio padre è stata dedicata in maniera totalizzante al lavoro e alla famiglia, fino all’ultimo momento – prosegue – Fino al mese scorso andava ancora al lavoro. Esercitava l’attività da libero professionista alla Radiologia specialistica Stelio Vio di Prato della Valle e al Centro radiologico Guizza. Nel suo lavoro si è sempre contraddistinto perché era un ottimo clinico ma aveva anche grandi capacità manageriali e umane. Ha sempre favorito il lavoro di équipe».

Caratterialmente, nonostante la capacità professionale, Daniele De Faveri non è mai stato persona severa o distaccata: «Era un uomo molto umile, sempre disponibile ad aiutare tutti – assicura la figlia – La sua perdita lascia un grande vuoto a livello umano e scientifico». La morte del medico lascia nello sconforto la moglie Roberta, con cui viveva in via Falloppio, e la figlia Elisa.

A ricordarlo anche l’amico Daniele Donato, direttore generale dell’Azienda Ospedale Università: «È stato un grandissimo professionista che ha contribuito a rendere grande la Radiologia a Padova oltre ad una persona di grandissimo spessore».

La data e il luogo del funerale di Daniele De Faveri non sono ancora stati fissanti, saranno stabiliti nei prossimi giorni. —


 

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