Morto il professor Sammarco docente e presidente della Bcc

MONTAGNANA. «Un uomo che ha saputo sposare autorevolmente e fruttuosamente il mondo della cultura con quello dell’economia e della finanza». C’è scritto questo in una recente pubblicazione che Crediveneto ha voluto dedicargli, e non si poteva riassumere meglio la vita del professor Luigi Sammarco, mancato all’età di 95 anni, figura di spicco dell’ultimo mezzo secolo di vita cittadina. Nativo di Piazza Armerina (Enna), si era trasferito a Saletto nel corso della Seconda Guerra Mondiale, laureandosi poi in Lettere Classiche all’Università di Padova. Partito come insegnante di scuola media all’Educandato San Benedetto (tra i suoi allievi anche lo scrittore Ferdinando Camon), il docente ha poi insegnato all’istituto tecnico commerciale e quindi alle magistrali.
Sposato con Adelina Borin, per vent’anni direttrice e preside dell’istituto e con la quale ha avuto tre figli, Sammarco ha insegnato fino al 1979, divenendo poi per ben 28 anni vicepresidente del San Benedetto. Nel 1975 viene chiamato a presiedere la locale banca del credito cooperativo, mantenendo il prestigioso incarico con autorevolezza e soddisfazione unanime fino al 2005. La stima per il suo operato è stata tanta che, per onorare la sua persona, al termine del trentennale mandato è stato inserito nello statuto un articolo praticamente ad personam per prevedere la nuova figura del presidente onorario, riconoscimento che Sammarco deteneva da dieci anni. Il professore si è distinto anche per valore e impegno letterario: la sua produzione, molto promettente, si è tuttavia interrotta per l’accavallarsi degli impegni lavorativi. Il funerale di Sammarco si è tenuto ieri pomeriggio in duomo a Montagnana. Al termine delle esequie, la salma dell’ex docente è stata tumulata nel cimitero cittadino. (n.c.)
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