Mosco entra nel partito di Toti «FI non rappresenta nessuno»

L’ex vicesindaco della giunta Bitonci sceglie il movimento del governatore ligure «Sarò il punto di riferimento veneto in vista delle prossime elezioni regionali»

«Forza Italia non rappresenta più nessuno, vado con Giovanni Toti». L’ex vicesindaco Eleonora Mosco ufficializza il suo passaggio nel movimento “Cambiamo” fondato dal governatore ligure, che sta raccogliendo da circa un mese molti amministratori in uscita da Forza Italia, dopo la rottura con Silvio Berlusconi. Ad aprile aveva lasciato il partito che l’ha lanciata nella politica che conta a Padova, tanto da farla salire sul secondo gradino di Palazzo Moroni durante l’amministrazione Bitonci. Sei mesi dopo, esauriti gli ammiccamenti con Lega e Fratelli d’Italia, Mosco ha deciso di aderire al nuovo percorso.

Nè il Carroccio né il partito di Giorgia Meloni infatti, nonostante l’approdo in Fdi di Elisabetta Gardini (di cui è molto amica), erano in grado di garantirle quel ruolo di primo piano che le avevano promesso: «Mercoledì a Roma abbiamo firmato dal notaio la fondazione del movimento e io sarò il riferimento per il Veneto in vista delle prossime elezioni regionali» rivela la consigliera, che per ora rimane nel gruppo misto nel parlamentino di Palazzo Moroni. Esclusa però, per adesso, una sua candidatura nel 2020 per correre per un posto a Venezia: «Non è in programma» la sua risposta.

Mosco non si è lasciata bene con il partito di Silvio Berlusconi, a causa soprattutto della rottura con il senatore Marco Marin, che nel 2016 ha portato alla caduta della giunta di Massimo Bitonci, e in seguito all’isolamento dell’ex vicesindaco e dei suoi: «Ho fatto questa scelta perché il movimento di Toti vuole realisticamente dare una mano al Nord che produce e al Sud che cerca riscatto» spiega Mosco «ed entrambi sono mondi che Forza Italia non conosce e non rappresenta più. Non è un caso che a Padova sia ai minimi storici, e che si sia fatta superare addirittura da Fratelli d’Italia. Loro sono il tramonto, noi l’alba». Ora partirà il suo lavoro in lungo e in largo per il Veneto: «Presto presenteremo altri amministratori a Padova, gente che ha un vero rapporto con il territorio, mentre in regione cercherò di aggregare tutti quelli che hanno lasciato Forza Italia. Questa è la vera startup politica».

Per creare un gruppo consiliare però dovrà attendere che ne nasca uno parlamentare. Per ora quindi rimarrà nel gruppo misto insieme a Matteo Cavatton, con cui però non condivide idee e strategie: «Ora non ci sono le condizioni, ma quando si concretizzeranno il movimento, a Padova, in consiglio comunale lo rappresenterò io». —

Luca Preziusi

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