Moto “vola” su un bimbo di otto anni: è gravissimo

Montagnana: centauro in gara si impenna dopo l’arrivo, il bolide prosegue la corsa e colpisce padre e figlio fermi nella zona di partenza
Di Nicola Cesaro
Montagnana, 02.06.2012 Grave incidente alla pista di motocross di Palù. Nella foto: i CC appongono i sigilli all'impianto ph. Zangirolami
Montagnana, 02.06.2012 Grave incidente alla pista di motocross di Palù. Nella foto: i CC appongono i sigilli all'impianto ph. Zangirolami

MONTAGNANA. La foga della corsa, l’adrenalina dell’ultimo giro, l’inesperienza o l’incoscienza. Nessuna spiegazione sicura, ma un mix di elementi che ieri ha innescato il dramma: un motociclista ha perso il controllo del proprio mezzo in una gara al Crossodromo di Montagnana, facendo piombare la propria Honda contro alcuni atleti ai nastri di partenza e soprattutto su due “spettatori” al seguito di un concorrente, un padre e il figlioletto di appena otto anni. Che, ora, è in gravissime condizioni nel reparto di Terapia intensiva pediatrica dell’ospedale di Padova.

Il terribile episodio è avvenuto nella struttura sportiva della zona Palù, gestita dal Moto Club del Montagnanese e ieri impegnata dalla Lega Motociclismo Asd per una gara regionale di motocross organizzata dallo Csen, il Centro sportivo educativo nazionale. Una competizione, quella di ieri, che prevedeva la presenza di ben 155 atleti impegnati per le categorie amatori, quad, minicross ed epoca. Alle 15 era in gara la prima delle quattro categorie, quella amatori con moto da 4 e 2 tempi. Tra i vari motociclisti c’era pure C.V., 26 anni di Monselice, in sella ad una Honda Crf 250. La gara era ormai al termine quando è avvenuto il dramma, tanto che già otto atleti avevano varcato il traguardo. Il ventiseienne lottava per la nona posizione, un posto onorevole. Ed è proprio la foga per un testa a testa con un avversario che, forse, gli ha fatto compiere un errore di valutazione: arrivato alla rampa finale, alla vista della bandiera a scacchi che decretava la fine della gara, il ventiseienne ha accelerato invece di decelerare, almeno secondo una prima ricostruzione. L’Honda si è impennata a tal punto da mettersi “a candela”: qui il pilota è rimasto aggrappato al mezzo ed è poi volato a terra, mentre la moto ha continuato la propria corsa prendendo la parte sinistra del percorso. Come un proiettile impazzito, è finita in velocità verso il cancelletto di partenza in cui erano sistemati altri trenta piloti, allineati per la nuova manche. Nessuno di loro è stato colpito. Ma la moto, per una serie di circostanze veramente sfortunate, è piombata addosso a un papà e al suo figlioletto di otto anni, entrambi residenti a Schiavon (Vicenza). L’uomo, genitore di uno dei motoclisti fermi al nastro di partenza, un quindicenne, teneva il figlio più più piccolo per la mano, arrivato anche lui lì per vedere da vicino le gesta del fratello maggiore. L’Honda ha colpito violentemente la spalla dell’uomo, schiantandosi poi sul bimbo. Fortunatamente a una decina di metri dall’impatto era presente un’ambulanza, obbligatoria per competizioni del genere. Soccorso immediatamente, il bambino è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Padova. Ora è ricoverato nel reparto di terapia intensiva, in gravissime condizioni. A quanto pare, nessun altro ferito ha voluto far tappa in ospedale, pur essendo rimasto ferito: il padre del bimbo vicentino ha preferito rimanere davanti alla sala della Rianimazione a vegliare il figlio, mentre il motociclista monselicense ha dovuto affrontare l’incubo psicologico di esser stato causa di un simile dramma. Di fronte a questo, ogni botta o contusione diventano il male minore.

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