Multata nonostante il tagliando disabili
I parcheggi riservati ai disabili in centro città spesso sono occupati, soprattutto nelle ore di punta, così anche chi ha dei portatori di handicap a bordo ed è munito del tagliando per la sosta nelle zone riservate si vede costretto a lasciare l’auto nei posti a pagamento.
Molti sono convinti che in questo caso la sosta sia gratuita, invece non è così. Alcuni Comuni permettono alle auto che trasportano disabili il parcheggio libero anche fra le “strisce blu”. Padova però non è fra questi e anche chi ha il tagliando disabili viene multato. Lo ha scoperto, a proprie spese, Caterina Prando, di Polverara, quando ha avuto la necessità di parcheggiare in piazza Insurrezione.
«Mio marito è disabile a causa di una grave malattia» racconta «e quando mi è stato consegnato il tagliando mi avevano detto che, in caso non trovassi posto nei parcheggi riservati, avrei potuto lasciare liberamente l’auto anche in quelli a pagamento. Dopo essermi trovata la multa, che comunque ho già provveduto a pagare, ho scoperto che la sosta senza pagamento è permessa da alcuni Comuni, ad esempio Piove di Sacco e Abano, per citare quelli che frequento, ma non in tutti».
A Padova infatti, come in molte altre città, bisogna pagare. È spiegato anche nel sito internet della polizia locale ma non sempre i diretti interessati lo sanno. «Pensavo che ci fosse una norma uguale per tutti» continua la signora Prando «invece non è affatto così. Anzi spetta a noi l’onere di informarci se in quel determinato Comune è possibile lasciare l’auto liberamente. Così, nel dubbio, siamo costretti a pagare. Il problema è che in città i posti riservati ai disabili sono spesso occupati. Forse ne servirebbero di più, soprattutto in prossimità degli uffici pubblici e degli ambulatori. In fondo sono destinati a persone che si trovano in situazioni di difficoltà».
Nicola Stievano
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