Muore a 49 anni, lo stesso giorno del figlio perso 12 anni fa

Il bambino era mancato a soli 8 mesi tra le sue braccia, il 27 gennaio 2007. Domenica Sonia è spirata a Monselice in seguito a una crisi cardiaca
Sonia Muraro
Sonia Muraro

MONSELICE. È morta lo stesso giorno del suo bambino - mancato 12 anni fa a soli 8 mesi - dopo alcuni giorni di agonia. Un destino tragico che ha dell’incredibile, quello di Sonia Muraro, 49 anni, di Sant’Elena, stimata infermiera del pronto soccorso dell’ospedale Madre Teresa di Monselice. La morte improvvisa del suo piccolo l’aveva segnata profondamente, come naturale che fosse: Filippo era un bambino stupendo, morto per un arresto cardiaco inspiegabile, giunto senza alcuna avvisaglia. Anche dopo molti anni da quella tragedia Sonia viveva con molto dolore l’avvicinarsi delle date di nascita del figlio e della sua morte. Per lei era rivivere una tragedia mai sopita.



Sette giorni di agonia

Sonia da qualche tempo viveva con il compagno Loris a Monselice e proprio qui era tornata domenica scorsa, al termine del turno di lavoro pomeridiano al pronto soccorso. Si era messa a dormire, accusando un malore, un problema cardiaco. Lo stesso compagno ha allertato i colleghi che sono corsi a soccorrerla lunedì all’alba. Sono riusciti a far ripartire il cuore e l’infermiera è stata ricoverata in Terapia Intensiva. Un quadro clinico molto delicato, con poche speranze di recupero. Una situazione che è precipitata ieri pomeriggio, quando il cuore si è fermato per sempre.

Donna forte e allegra

Chi ha conosciuto Sonia, chi ha lavorato con lei, ha il ricordo di una donna con un carattere molto forte e al contempo una personalità allegra, che riusciva a stemperare i molti momenti di tensione per chi opera in un servizio di emergenza sanitaria. Incoraggiava sempre tutti, era un riferimento sul lavoro ma anche per i momenti di difficoltà personali. Una confidenza fatta a lei su qualsiasi problema era sempre ben fatta: si riceveva una parola di conforto, un consiglio prezioso. Prima del trasferimento a Schiavonia con il nuovo ospedale unico della Bassa, aveva lavorato per molti anni nel presidio di Este. Da poco non usciva con l’ambulanza nel servizio del 118 per dei dolori che la affliggevano alla schiena, ma restava un punto di riferimento nell’accettazione e nella gestione del Triage. Quando capitava si parlasse della morte, Sonia non esitava a dire di non aver paura dell’aldilà, visto che lei non sarebbe stata sola. Il riferimento era al suo piccolo angelo.

La morte di Filippo

Sabato 27 gennaio 2007, via Palusella a Sant’Elena. Sonia vive qui assieme alla mamma Alessandra e al suo bambino Filippo. Sono le 8.10 del mattino e lei ha appena dato il biberon di latte al bambino. Ma, terminato il pasto, nota che c’è qualcosa di strano. Il piccolo si agita, in breve è in preda alle convulsioni. Lei lo prende in braccio, lo colpisce con forza alla schiena per liberargli le vie respiratorie, convinta che siano ostruite dal latte. Ma non funziona, il bimbo continua ad avere lo sguardo perso nel vuoto. La giovane mamma cerca di mantenersi lucida, di mettere a frutto l’esperienza professionale. Pratica le tecniche di rianimazione cardiopolmonare che conosce bene. Secondi interminabili, scanditi dalle urla di disperazione e dai pianti. Nel frattempo la mamma di Sonia, Alessandra Rosa, chiama l’ambulanza. Il personale del Suem 118 arriva in pochi minuti, ma può solo constatare che il cuoricino di Filippo si è già fermato. Una morte inspiegabile. La mamma all’epoca ne fu sicura, non si trattò di un rigurgito e la conferma venne dall’autopsia. Fino a 5 minuti prima saltava nel box, era un bambino sano e forte, poi la crisi cardiaca fatale.

Nel febbraio del 2003 era mancata la sorella di Sonia, Ilenia, all’età di 29 anni. La ragazza era stata ricoverata per un malessere e nel giro di poche ore la situazione era precipitata.

La morte di Sonia Muraro ha sconvolto i colleghi, gli amici, le molte persone che aveva conosciuto in quasi trent’anni di lavoro all’ospedale. Tutti ricordano la sua professionalità e la grande umanità. —
 

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