Muore all’improvviso a 42 anni

Ucciso da un malore Massimo Todaro di Arquà Petrarca, operaio e contadino con la passione del calcio
Massimo Todaro
Massimo Todaro

ARQUÀ PETRARCA. Sarà celebrato questo pomeriggio, alle 15 nella chiesa arcipretale di Arquà Petrarca, il funerale di Massimo Todaro. “Spina”, come lo chiamavano gli amici, è mancato nelle prime ore di domenica all’età di 42 anni. A stroncarlo, con ogni probabilità, è stato un infarto.

Il quarantaduenne si trovava nella cucina di casa, in via Palazzina, quando ha avvertito un forte malore ed è crollato a terra. La prima a soccorrerlo è stata la sorella Katia, che vive con lui assieme alla madre Marisa. Ogni tentativo di soccorso, compreso quello dei sanitari del 118, si è però rivelato inutile. L’uomo non soffriva di particolari patologie, né negli ultimi tempi aveva dato segni di cedimento a parte qualche acciacco di poco conto.

Massimo Todaro lavorava come operaio alla Lb Plast di Conselve, ma aveva anche una grande passione per l’agricoltura. Curava, in particolare, un vigneto nei terreni di famiglia. Produceva vino di qualità ed era molto orgoglioso di questa attività. Instancabile lavoratore – anche sabato pomeriggio si era dato da fare nell’appezzamento agricolo di proprietà – aveva inoltre un passato da sportivo: aveva infatti giocato a calcio nelle squadre amatoriali del borgo medievale e di Battaglia Terme. Era anche un grande tifoso, legato notoriamente alla Juventus.

Carattere scherzoso, di grande compagnia, Massimo era molto conosciuto nell’Estense e nel Monselicense. L’improvvisa morte ha inevitabilmente lasciato sotto shock decine di amici. Qualcuno dei compagni più vicini lo aveva sentito appena qualche ora prima della tragedia. «Massimo era una persona davvero buona, un uomo dai grandi valori e una persona che amava famiglia e amici» lo ricorda Luca Callegaro, sindaco di Arquà Petrarca «Ci avevo giocato assieme a calcio e posso confermare che stare con lui era sempre molto piacevole. A nome dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità esprimo il cordoglio per questo lutto. Ci stringiamo attorno alla famiglia Todaro e siamo disponibili per qualsiasi esigenza». Oltre a mamma Marisa e a Katia, lascia nel dolore un’altra sorella, Marina, e il cognato Claudio. Ieri sera, nell’abitazione di via Palazzina, è stato recitato un partecipato rosario in memoria di Massimo.

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