Muore dopo quattro gare vinte di bodybuilding
«In quattro settimane mi hai fatto fare ciò che non ho mai fatto. Ho raggiunto una condizione piena, tirata, dura, senza stress. Ho semplicemente seguito tutto alla lettera e, giorno dopo giorno, mi sono meravigliato di come a ogni input che davi al mio fisico la reazione era immediata. Quattro ori, nient’altro da dire. Solo l’inizio, grazie coach». Daniele Pozzi, 23 anni, di Varese, scrive queste parole su Facebook e le incornicia con una miriade di foto di lui sorridente con i muscoli possenti e le medaglie al collo. La gioia della vittoria alla gara di bodybuilding in Fiera a Padova prima del sipario che cala, prima di una fine ancora da spiegare. È passato dal sonno alla morte Daniele Pozzi. L’ha scoperto la fidanzata che con lui condivideva una stanza dell’albergo B&B di via del Pescarotto. La Procura ha disposto l’autopsia sulla salma. I dubbi da chiarire sono molti.
l’allarme
Ilenia Bassoli, 44 anni, sua convivente, ha dato l’allarme alle 6 del mattino, quando si è accorta che Daniele non si muoveva e, soprattutto, che il suo corpo era freddo. Nell’albergo di via del Pescarotto è accorsa un’ambulanza ma il medico di turno non ha potuto fare altro che constatarne la morte. Di lì a poco sono arrivati anche i carabinieri, che hanno perquisito la stanza senza però trovare nessuna sostanza sospetta.
l’autopsia
La morte di un atleta così giovane apre però il campo a una serie di accertamenti sul mondo delle palestre e del bodybuilding. Daniele Pozzi aveva partecipato alla tre giorni di gare chiamata Yamamoto Nutrition Pro Cup e si era affermato in quattro categorie, ringraziando più volte pubblicamente il suo allenatore Matteo Martinez. Domenica sera, dopo l’ultima sessione di gare, era stato a cena con la fidanzata e prima di mezzanotte erano rientrati in albergo. Cosa sia successo dall’ora in cui si è coricato fino alle 6, il momento in cui è stato dato l’allarme, questo lo dovranno scoprire i medici legali che saranno incaricati dell’autopsia. L’arresto cardiaco improvviso a 23 anni è cosa rara. Visto che si parla di bodybuilding è inevitabile che siano condotti tutti gli accertamenti necessari ad allontanare l’ombra degli anabolizzanti.
chi era
Daniele Pozzi aveva lavorato per un periodo come personal trainer in una palestra di Gazzada Schianno (Varese). Da qualche tempo era stato assunto da un’agenzia di sicurezza a Bellinzona (Svizzera). Stava cercando di mettere da parte qualche soldo per aprire un negozio di integratori e prodotti per palestre a Varese. —
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