Muore in campo a 22 anni, Daniel Gabriel aveva giocato per Crocefisso e Albignasego

Si è accasciato in campo, forse per un infarto. Daniel Gabrie, di origini nigeriane, era conosciuto a Padova
TALENTO STRONCATO Daniel Gabriel nella foto del sito Tuttocampo.it quando giocava nel Crocefisso
TALENTO STRONCATO Daniel Gabriel nella foto del sito Tuttocampo.it quando giocava nel Crocefisso
PADOVA. Si è accasciato in campo durante il primo tempo della partita di seconda categoria tra Torrita di Siena e Virtus Lignano. E' morto così, forse per un infarto, Daniel Gabriel, 22 anni, calciatore di origini nigeriane che ha militato a Padova sempre in Seconda nel Crocefisso e prima nelle giovanili dell'Albignasego.


Il giovane giocatore si è improvvisamente sentito male ed è caduto a terra mentre era lontano dall'azione di gioco. La partita è stata subito sospesa e i sanitari, prontamente intervenuti, hanno provato per mezzora a rianimarlo prima dell'arrivo dell'elisoccorso. Ma il calciatore è arrivato in ospedale già morto. E' stata dunque disposta l'autopsia per accertare le cause della morte, ma l'ipotesi più probabile è quella di un infarto.


Daniel era molto conosciuto nell'ambiente del calcio dilettantistico padovano per aver militato prima negli juniores dell'Albignasego e poi al Crocefisso tra le stagioni 2007 - 2009. Un ragazzo di talento, un centravanti con l'istinto del gol, visto che era arrivato ad essere capocannoniere degli juniores regionali. Si era così messo in mostra e aveva «conquistato» sul campo il salto di categoria. Paolo Meneghello, allenatore del Crocefisso, che nel 2008 era stato promosso in seconda categoria, lo ha voluto in squadra, schierandolo con insistenza.


Ma nel Crocefisso Daniel non riesce a trovare gli stimoli giusti. I gol latitano e il rendimento non era dei migliori, complice anche qualche infortunio. In più la sua situazione non era semplice: la famiglia era lontana, in Nigeria; non studiava e si arrangiava con qualche lavoretto procurato dalla società, che in qualche modo lo aveva «adottato». In Italia poteva contare solo sul fratello e sulla fidanzata che stavano ad Arezzo, in Toscana. Per cui, quando si è presentata l'occasione Daniel Gabriel è partito: non ha neppure completato la stagione con il Crocefisso. Destinazione Siena, come attaccante del Torrita. Probabilmente felice per aver raggiunto gli affetti familiari. Ieri la partita fatale, per un ragazzo nigeriano che in Italia aveva trovato la sua strada grazie al pallone.

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