Muore in palestra, ucciso da un infarto

Montà, un 76enne cardiopatico si stava allenando per tenere sotto controllo la sua malattia. Struttura chiusa per lutto

MONTÀ. Era in palestra quando improvvisamente si è sentito male. Un forte dolore al petto, le gambe che non reggono più. Si è accasciato davanti agli occhi attoniti dei suoi compagni di corso. A nulla sono valsi i tentativi degli istruttori e del responsabile della struttura di salvare la vita a Ennio Morelli, stroncato a 76 anni da un infarto. Hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo, anche utilizzando il defibrillatore a disposizione della struttura. Purtroppo però non c’è stato nulla da fare.

Quando è arrivata l’ambulanza il settantaseienne era già spirato. È mancato così, ieri pomeriggio, poco dopo le 16, Ennio Morelli. Il pensionato, che aveva due figli e abitava insieme alla moglie all’Arcella, in via Ansuino da Forlì, da più di dieci anni frequentava con costanza e dedizione la palestra Corpo Libero Wellness di via Ca’ Silvestri, a Montà. Era un cliente affezionato, tutti lo conoscevano. Due volte alla settimana prendeva l’automobile e si dirigeva nella struttura. Non mancava una volta. «Era un cliente che veniva da tanti anni da noi. Una persona solare, socievole, amico di tutti», lo ricorda con la voce tremante il responsabile della Corpo Libero Wellness, Mattia Facci, che ieri era presente al momento della tragedia. Non era la prima volta che Ennio Morelli veniva colpito da un attacco cardiaco. «Aveva avuto problemi al cuore e interventi diversi anni fa», spiega il responsabile della palestra. «Proprio per questo motivo faceva parte di un mini gruppo di persone che hanno avuto problemi simili ai suoi e che quindi devono essere seguite da un istruttore e devono affrontare l’attività fisica in maniera più leggera» . Eppure nonostante fosse seguito e nonostante non facesse esercizi pesanti, il settantaseienne non è riuscito a sfuggire al suo destino. «Siamo sconvolti», dice Mattia Facci. «Parlando con alcune persone che si stavano allenando con lui è venuto fuori che già prima di venire in palestra non si sentiva tanto bene. Hanno detto che non ha dato peso alla cosa e che anzi credeva che sarebbe stato meglio facendo un po’ di movimento». Subito dopo l’accaduto in via Ca’ Silvestri sono intervenuti i carabinieri, che hanno parlato con il responsabile della struttura ed eseguito le verifiche del caso. «Abbiamo deciso di chiudere la palestra per tutto il resto della giornata in segno di lutto. Ennio lo conoscevano tutti qua, e parteciperemo al funerale», conclude.
 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova