Muore mentre porta la figlia a scuola

SAN GIORGIO IN BOSCO. Alle 8 lui, un padre di famiglia, stava accompagnando la figlia a scuola. Un'ora dopo la moglie era a fianco del corpo del marito, senza vita. E lo accarezzava, non voleva staccarsene più. L'incidente mortale è avvenuto ieri lungo via Sant'Antonio, a Lobia di San Giorgio in Bosco.
A perdere la vita è stato Luca Zanella, 44 anni. La sua auto si è scontrata contro un trattore. Lui è morto sul colpo, la figlia più piccola che era a bordo della vettura è rimasta ferita, ma non corre pericolo di vita. Non ha però più un papà. Così come la sorella, adolescente. Due ragazzine e una mamma, Annalisa Peruzzo, tre donne che dovranno farsi forza e ridare senso a una vita segnata dal vuoto enorme lasciato da un uomo ricco di presenze, di premure, di affetto.
Il dramma si è consumato in una mattina come tante, di partenze, di gente che va al lavoro, che va a studiare. E di genitori che, prima di tutto, accompagnano i figli a scuola. Luca si era preso la sua piccola di 10 anni, era salito sulla Fiat Uno ed era partito, dall'abitazione di via Busetto, a Giarabassa. La strada che collega Carturo alle scuole elementari di San Giorgio in Bosco è una provinciale. L’uomo aveva appena imboccato la prima delle due curve che portano al centro di Lobia, quando si è trovato di fronte un trattore che stava entrando nel piazzale della ditta di autotrasporti Libralon. Il mezzo era guidato da G.M., 29 anni, residente a Piazzola sul Brenta, dipendente di un'azienda agricola del posto. L’utilitaria, dopo venti metri di disperata frenata, si è schiantata contro la ruota posteriore destra del trattore. Da quel che è emerso, il piazzolese stava eseguendo la manovra di svolta a sinistra per utilizzare l'ampio piazzale della ditta e fare un inversione a U; in prima battuta avrebbe spiegato di non essersi accorto dell'automobile in arrivo. E poi si ipotizza che Luca Zanella non sia riuscito a iniziare la frenata qualche metro prima perché abbagliato dal sole. Dinamiche che dovranno essere vagliate dagli agenti del distretto di polizia locale PD1A, intervenuti sul posto per i rilievi. Restano una famiglia distrutta, gli amici affranti, e un dolore infinito.
Il papà Franco è accorso subito, informato dalla cugina che abita proprio davanti al luogo in cui si è consumata la tragedia: non riusciva a capacitarsi di quanto era successo, stringendosi le mani tra i capelli continuava a dire «non è possibile, andava sempre pianissimo, correva sempre ai 30 all'ora, era una persona estremamente prudente». La vettura è andata addosso al trattore, poi è rimbalzata, qualche metro più indietro. Un impatto che non ha lasciato scampo all’uomo: i soccorritori hanno potuto solo accertare il decesso, mentre la piccola è stata portata in ambulanza all’ospedale di Padova. È arrivato anche l’elicottero del Suem, che è rientrato vuoto alla base. La bambina è ricoverata in terapia intensiva pediatrica. La madre, Annalisa Peruzzo, le spiegherà che papà non c'è più. Lei, moglie e mamma, ieri ha lasciato la materna per correre sull'asfalto di via Sant'Antonio. Si è accasciata, vicino al marito, ha iniziato ad accarezzarlo, per lunghi minuti. La strada è rimasta chiusa al traffico fino alle 10.30, quando i vigili del fuoco hanno rimosso i mezzi e pulito la strada.
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