La onlus dell’ex don Luca Favarin lascia il bar del museo Eremitani
L’annuncio della onlus Percorso Vita: «Faremo altre esperienze». L’assessore Colasio: «Un nuovo bando pubblicato alla fine dell’estate». Nella gara anche Palazzo Zuckermann, comprenderà la vendita dei gadget

L’associazione onlus Percorso Vita, guidata da Luca Favarin, lascia la gestione del bar bistrot che si trova all’interno della Cappella degli Scrovegni, museo degli Eremitani, cuore di Urbs Picta.
L’associazione, che gestisce anche da anni il bar Versi Ribelli a fianco dell’ingresso del Cinema Astra, in Via Tiziano Aspetti, all’Arcella, gestiva la ristorazione della Cappella già da tre anni.
In pratica rifocillava sia i turisti, che andavano a visitare uno dei beni artistici più famosi al mondo e sia le persone che andavano a partecipare agli eventi, in genere promossi dall’amministrazione comunale e, nello specifico dall’assessorato alla cultura nel suggestivo plateatico davanti al bar. Gli attuali collaboratori di Percorso Vita sono otto. Quasi tutti migranti della prima e seconda generazione.
La vicenda
Percorso Vita, naturalmente, resterà a gestire la ristorazione dentro la Cappella degli Scrovegni sino a quando il Comune, attraverso un bando specifico, non avrà individuato un’altra associazione o una società che presenterà domanda per gestire gli stessi spazi di oggi.
«Nel corso dell’attuale gestione abbiamo avuto non pochi problemi con le regole, fissate a livello nazionale, per quanto riguarda il lavoro dei migranti minori non accompagnati e dei carcerati in stato di semi-libertà» sottolinea Favarin «Tra noi ed il Comune c’è sempre stato un rapporto costruttivo, ma adesso abbiamo deciso di lasciare il museo degli Eremitani per intraprendere altre strade occupazionali in altri ambiti lavorativi, dove, in genere, siamo già impegnati. Non credo che l’amministrazione comunale troverà difficoltà per individuare un altro gestore».
Il rapporto con il Comune
Immediata la risposta dell’assessore comunale alla cultura. «Rispettiamo in pieno la scelta imprenditoriale di Luca Favarin, che, so benissimo, in questi ultimi tempi, sta seguendo molteplici iniziative» spiega Andrea Colasio «Il bando è già pronto. Lo stiamo definendo nei minimi dettagli. Sarà un bando in cui prevediamo di nominare un unico gestore sia all’interno della Cappella degli Scrovegni che all’interno di Palazzo Zuckermann, in corso Garibaldi, che si affaccia anche all’esterno e che all’interno ha uno spazio molto bello che, sino ad oggi, non è stato mai ben utilizzato rispetto alla qualità che offre sia ai passanti che ai turisti che vanno a visitare uno dei palazzi d’arte più pregiati della città».
Sempre Andrea Colasio chiarisce un percorso amministrativo che non tutti conoscono. «Il bando, come succede già oggi, sarà abbinato anche alla gestione dei libri, dei cataloghi e dei gadget che vengono venduti all’interno del museo degli Eremitani. È una gestione duplice che ha sempre dato buoni frutti e che, quindi, dovrebbe darli anche in futuro.
Quello che mi preme sottolineare subito, alla vigilia del bando, che probabilmente, sarà pubblicato alla fine dell’estate, è il mio impegno personale per cercare di riaprire il prima possibile gli spazi della ristorazione di Palazzo Zuckermann, chiusi, ingiustamente, da tempo». Due anni fa fu la stessa associazione Percorso Vita a tentare di acquisire anche il bar-bistrot di Palazzo Zuckermann. Fu lo stesso Colasio ad accompagnare Favarin, a quel tempo ancora don Luca e Mauro Rolle, detto Pablo, dentro lo storico palazzo dell’Ottocento, ma, alla fine, non ci fu nessun accordo.
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