Musica assordante la rivolta dei residenti

Ormai esasperate le famiglie che vivono nelle vicinanze di “Radio Londra” Presentato un esposto: qualcuno è ricorso perfino alle cure dei sanitari

ESTE. C’è chi, certificati e referti alla mano, è finito addirittura al pronto soccorso perché stordito dal rumore della discoteca. È guerra tra una dozzina di famiglie dell’ex Zuccherificio, spalleggiate da Federcontribuenti veneto, e la discoteca Radio Londra di via Brunelli. Ieri mattina davanti al noto locale atestino si sono radunati i rappresentanti delle famiglie e il presidente veneto dell’associazione, Marco Paccagnella. Il gruppo si lamenta con l’attuale gestione di Radio Londra, la L&M srl di Rovolon, che ha preso le redini della struttura dal giugno scorso e ha avviato anche il giardino estivo. «Ogni volta che si tengono feste e spettacoli ci risulta praticamente impossibile riposare durante la notte» denunciano i portavoce dei residenti, Graziella Masiero e Franco Beggiato, che martedì scorso hanno presentato anche un esposto ai carabinieri di Este. «Non ci sono regole e nemmeno orari precisi: iniziano con le prove durante le prime ore del pomeriggio e poi riprendono alle 23.30, per finire non prima delle 4 di mattina. Temiamo che la situazione si riproponga anche per quest’estate».

Le famiglie imbufalite vivono in via Apostoli, via Belle, via degli Artigiani e via Begaro. Tra loro c’è chi si è dovuto addirittura recare al pronto soccorso per disturbi legati alla musica troppo alta. Beggiato ha esibito un certificato medico del 16 agosto scorso, mentre Graziella Masiero si è vista diagnosticare qualche giorno fa dal proprio medico un “quadro ansioso depressivo riconducibile anche a una situazione stressante inveterata, sostenuto in gran parte da inquinamento acustico presente in prossimità dell’abitazione”. «Credo che il diritto al riposo sia sacro. Speriamo vivamente che già in questo fine settimana i vigili urbani di Este o i carabinieri intervengano, perché la situazione rappresentata da queste famiglie, carte dell'Arpav alla mano, è insostenibile», è il commento di Paccagnella.

Nel luglio scorso gli agenti della polizia atestina avevano compiuto un sopralluogo in via Apostoli, confermando l’eccesso di rumore. Una settimana prima era intervenuta l’Arpav, accertando «il superamento dei limiti di legge riferiti agli ambienti abitativi». Lo stesso Comune era poi intervenuto con un’ordinanza. Chiude Paccagnella: «Credo che le istituzioni, sindaco Giancarlo Piva in testa, debbano dare delle risposte rapide: invitiamo il primo cittadino, in quanto responsabile della salute pubblica, a venire qui di persona sabato sera per rendersi conto di quanto sia effettivamente invivibile la situazione».

Nicola Cesaro

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova