Naizil, 39 finiscono in mobilità Per altri la trattativa prosegue

CAMPODARSEGO. La Naizil (nella foto) è a rischio chiusura, in 39 ieri hanno firmato per accedere alla mobilità, gli altri 29 lavoratori della ditta di via Pontarola che produce tessuti spalmati in PVC per teloni da camion, coperture, tende da sole e si occupa di stampa digitale hanno deciso di aspettare gli sviluppi della trattativa che Cgil, Cisl e Uil stanno portando avanti con la proprietà. Fino al 31 gennaio 2015 c’è la copertura della cassa integrazione straordinaria attivata, poi si vedrà. «La situazione non è per nulla bella e la stiamo seguendo», afferma la Filctem. «In 39 hanno firmato l’uscita, per gli altri siamo in una fase molto delicata». Prima della firma di conciliazione i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno tenuto con i lavoratori diverse assemblee. Due gli incontri avvenuti in Provincia, lo scorso 2 dicembre e il 9. «Ad oggi vale quello che si è scritto il 9 dicembre, e cioè che tutti i lavoratori, salvo diverse prospettive, saranno messi in mobilità», dicono dalla Filctem. «Avevamo chiesto ai lavoratori di partecipare allo sciopero del 12 dicembre con uno striscione per acquisire visibilità ma la proposta non è stata accolta». E così si è arrivati a ieri, quando la metà dei dipendenti ha deciso di accettare la messa in mobilità sottoscrivendola in forma individuale. Saranno così coperti da uno a tre anni, in base all’anzianità che ognuno di loro ha. «Quelli che hanno firmato entreranno in mobilità, gli altri avranno gli ammortizzatori sociali fino 31 gennaio sperando che si possa poi agganciare un’eventuale cassa concorsuale, in pratica scatta un altro meccanismo», continua il sindacato. «È anche vero che con l’azienda siamo rimasti d’accordo di lasciare ai lavoratori la più ampia facoltà di decisione». Chi non ha firmato spera di restare in anche se cambiasse la proprietà. La situazione è disperata e i lavoratori molto arrabbiati. (g.a.)
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