Nasce Crazy Lab primo incubatore per giovani imprese

Piace anche ai candidati sindaci il progetto per dare spazio a una dozzina di start-up in “equo canone” a Piove di Sacco
Di Elena Livieri

PIOVE DI SACCO. È stato presentato ieri mattina il progetto del Crazy Lab, primo incubatore per imprese di Piove di Sacco e della Saccisica. Il progetto nasce da un’idea di Paolo Bordin, direttore di Sport System Group e palestre Crazy Body, e dalla disponibilità di Elio Zago, che mette a disposizione l’immobile, ormai in disuso da dieci anni, a un canone molto al di sotto dei costi attuali del mercato. L’incubatore nascerà a Sant’Anna, nell’ex sede direzionale della Bcc, in viale Petrarca. È uno spazio dove possono essere ricavati una dozzina di uffici da circa 25 metri quadrati, a un costo mensile comprensivo di servizio di segretaria unificata, internet, stampa, assicurazione e consulenze, di 200 euro.

«L’idea», sottolinea Bordin, «è di dare un’opportunità ai giovani, ma anche a coloro che a una certa età si trovano a doversi reinventare un lavoro, vogliamo creare un habitat favorevole per chiunque abbia voglia di fare. Oltre che start up il Crazy Lab potrà ospitare mostre, convegni, appuntamenti culturali e corsi. Sant’Anna ha conosciuto uno sviluppo urbanistico enorme, ma non ha ancora trovato una sua identità, Crazy Lab potrebbe dare nuova vita al quartiere». Diego Durello, esperto di incubatori e start up, ha portato i saluti dell’assessore provinciale Fabio Conte, illustrando l’esperienza dell’incubatore promosso dalla Provincia di Padova. Michele Guazzato ha presentato una piattaforma di servizi gestionali per le aziende che fornirà gratuitamente per un anno agli ospiti di Crazy Lab. Ivano Pizzo di Antonveneta ha sottolineato come le banche guardino con fiducia a iniziative simili.

« Da qui a ottobre», ha proseguito Bordin, «raccoglieremo le proposte di chi vorrà insediarsi nell’incubatore, ma soprattutto dobbiamo creare una rete di partner pubblici e privati per sostenere e dar vita all’incubatore. Ci rivolgiamo ai Comuni, alla Provincia, alla Regione, ma anche alle imprese e alle associazioni di categoria. Dobbiamo creare una sinergia fra enti, includendo anche scuole e università». Alla presentazione di Crazy Lab hanno partecipato i candidati sindaci che hanno promosso a pieni voti il progetto.

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