Nasce il magazzino 4.0 con assunzioni dirette

Ha aperto i battenti da pochi giorni il nuovo hub della logistica di Alì in via Svezia. Un centro dove automazione, fabbrica 4.0 e sostenibilità energetica faranno il paio con una capacità di...
Foto Agenzia Candussi/ Mestre, via Piave/ Supermercato Alì
Foto Agenzia Candussi/ Mestre, via Piave/ Supermercato Alì
Ha aperto i battenti da pochi giorni il nuovo hub della logistica di Alì in via Svezia. Un centro dove automazione, fabbrica 4.0 e sostenibilità energetica faranno il paio con una capacità di movimentazione da oltre 30 milioni di colli annui, una volta a regime. Una delle strutture più innovative in Italia da un punto di vista ingegneristico e di domotica che il gruppo padovano della grande distribuzione ha scelto di gestire in proprio, assumendo direttamente i lavoratori necessari al suo funzionamento.


«Per sostenere lo sviluppo del nostro gruppo abbiamo scelto di investire in una struttura tra le più innovative del paese e una delle più grandi del Veneto con i suoi 27 mila metri quadri di superficie coperta» spiega il presidente di Alì Francesco Canella. «Avremo bisogno di un periodo di rodaggio di alcuni mesi anche per valutare le necessità occupazionali del sito ma intendiamo gestirlo in proprio con personale diretto e chiunque ne abbia interesse potrà presentare la propria candidatura. Il rapporto con le attuali società appaltatrici per la gestione degli altri magazzini rimarrà comunque in essere, non subendo alcuna variazione».


Un’apertura che preoccupa i lavoratori di Adl Cobas dopo l’annuncio della proprietà di volere dismettere il sito di corso Spagna entro la fine di settembre. «Alì si è presentata dal prefetto venerdì scorso comunicando l’intenzione di assumere direttamente gli operatori del nuovo sito» ha detto Gianni Boetto di Adl Cobas «ma ha pure comunicato che i lavoratori dovranno passare per il vaglio di Umana, la nota agenzia interinale del sindaco di Venezia, per essere assunti con un contratto del commercio. Una vera e propria umiliazione per chi lavora nella logistica Alì da oltre 10 anni e che rischierà di non vedersi selezionato per il nuovo lavoro. Non ci sono garanzie sulle assunzioni né sul mantenimento delle condizioni retributive che seguiranno al passaggio dall’appalto ad Alì. L’assemblea ha quindi scelto di inviare una lettera alle istituzioni competenti chiedendo garanzie e i lavoratori sono decisi a tutelare i propri interessi nelle forme che riterranno opportune».


Una posizione per nulla condivisa dalla Filt Cgil di Padova. «L’assunzione diretta del lavoratori della logistica da parte di Alì è importante segnale in controtendenza in un settore dove imperversano i meccanismi di appalto e subappalto che privano i lavoratori di diritti fondamentali e lasciando spesso crescere fenomeni di illegalità» ha detto il segretario della Filt Cgil di Padova Romeo Barutta. «A breve con Alì partirà una trattativa per chiedere che siano mantenute tutte le garanzie reali di cui godono i lavoratori, comprese quelle cancellate dal Jobs Act».
(r. s.)


Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova