Nasce l’ospedale di comunità

CONSELVE. Tra gli ospedali ormai in dismissione e il nascente polo unico di Schiavonia non ci sarà il vuoto. Come previsto dal Piano socio-sanitario del Veneto, anche la Bassa potrà contare sugli ospedali di comunità. Il primo nucleo è stato attivato in questi giorni a Conselve. Gli ospedali di comunità sono realtà capaci di garantire le “cure intermedie” a quei pazienti che sono stabilizzati dal punto di vista medico, e che quindi non richiedono un ricovero ospedaliero di tipo tradizionale, ma che allo stesso tempo sono ancora troppo bisognosi di assistenza per poter essere trattati in un semplice regime ambulatoriale o al domicilio, o ancora in casa di riposo. Ospitano degenze di 4-6 settimane e possono godere di un servizio infermieristico 24 ore su 24. A Conselve, al momento, sono stati attivati 8 posti letto, per ora aggregati a quelli della Riabilitazione, ai quali se ne aggiungeranno altri 17 non appena saranno ultimati i lavori di riqualificazione del quarto e quinto piano della struttura. Per la Bassa Padovana è prevista una dotazione complessiva di 69 posti letto, divisi tra Conselve (25 appunto), Montagnana (altri 25), Este (10) e Monselice (9). Commenta Giovanni Pavesi, direttore generale dell’Usl 17: «L’attivazione del primo nucleo dell’ospedale di comunità è un passo decisivo verso quella riorganizzazione complessiva dei servizi sanitari sul territorio a cui stiamo lavorando da anni. Abbiamo sempre detto che il nuovo ospedale unico per acuti non sarà una cattedrale nel deserto, ma che opererà in sinergia con i servizi territoriali e che anzi questi ultimi sarebbero stati potenziati. Non è in corso alcuna campagna di tagli indiscriminati alla sanità della Bassa Padovana, ma un piano ben strutturato di riorganizzazione, pensato con l'unico obiettivo di garantire ai cittadini un'assistenza più moderna, efficace ed efficiente». (n.c.)