Nasce un pool congiunto d’investigatori per trovare Chantal rapita dalla mamma
VIGONZA. Un pool investigativo congiunto Italia-Ungheria per trovare Chantal Tonello, la bimba italiana rapita ormai sette anni fa dalla madre ungherese da Vigonza. La notizia è stata diffusa ieri da fonti del Viminale. Secondo il padre Andrea, la donna e la figlia sarebbero in Ungheria.
La questione, che era stata affrontata dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini anche durante il faccia a faccia con Viktor Orban a Milano, il 28 agosto scorso, è tornata sul tavolo durante il bilaterale con il responsabile dell’Interno ungherese Sndor Pintr che si è svolto ieri nel corso della visita del vicepremier in Ungheria. Salvini ha ringraziato le autorità di Budapest «per l’impegno e la collaborazione». Pintr ha assicurato che le ricerche non si sono mai fermate. Per questo ha confermato la disponibilità a offrire collaborazione e ospitalità a investigatori ed esperti italiani.
Da anni Andrea Tonello, agente di commercio di Vigonza, sta portando avanti una battaglia per poter riabbracciare la sua piccola. «Io non mi arrenderò né ora né mai: Chantal deve tornare a casa e vivere come merita una bambina della sua età», aveva dichiarato in un’intervista rilasciata a il mattino di Padova.
Nel 2012 la procura di Padova ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti di Klaudia Ildiko Sallai, parrucchiera ed ex compagna di Tonello, mamma della piccola che ha portato con sé sottraendola al padre quando aveva 14 mesi. In tutti questi anni le ricerche della donna e della bambina da parte della polizia ungherese, ma anche dell’Interpol, si sono susseguite tra momenti più frenetici e momenti di stallo, ma della piccola ancora non c’è nessuna traccia. «Ho fatto di tutto, sono andato in Ungheria innumerevoli volte e anche per lunghi periodi. Mi sono travestito da barbone, alle volte ho girato camuffato da parrucche, altre volte ho mostrato la mia identità, ho fatto volantinaggio e ho dato vita a proteste, ma non è servito a nulla. Qualcuno nel paese d’origine della mia ex compagna, Mezotur, mi ha detto di averla vista insieme alla bambina in città, ma nessuno sa dove si trovino, neanche la famiglia d’origine di Klaudia, che evidentemente la copre», spiega Tonello, che sotto consiglio della polizia locale ungherese ha messo addirittura una taglia sulla figlia. Ma finora, nessuna traccia della bambina. Ieri la svolta con l’istituzione del pool congiunto.
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