Nasconde la droga dentro il pupazzetto della serie Peppa Pig, pusher in manette

Padova, alla vista dei poliziotti ha gettato una pallina raffigurante Richard Coniglio, dentro c'erano eroina e cocaina
Richard Coniglio con il secchiello verde del cartone Peppa Pig
Richard Coniglio con il secchiello verde del cartone Peppa Pig

PADOVA. Nasconde la droga dentro il pupazzetto di Peppa Pig, arrestato dalla Polizia il 45enne Ramzi Arbi, tunisino di origini. Nel passare in riviera Ponti Romani, i poliziotti della “Crimine Diffuso” hanno notato venerdì la presenza del tunisino (irregolare e senza fissa dimora), già noto per i suoi precedenti,  alla fermata del tram in atteggiamento sospetto.

Al momento del controllo, lo stesso tentava di disfarsi di una pallina di gomma raffigurante il personaggio di “Richard Coniglio” del noto cartoon per bambini “Peppa Pig”, che veniva prontamente recuperata ed al cui interno venivano rinvenute 5 dosi di eroina e 4 dosi di cocaina (inserite al suo interno attraverso una piccola fessura creata artatamente sulla superfice esterna).

All’esito della perquisizione personale, nelle tasche del giubbotto e dei pantaloni indossati dal soggetto venivano rinvenute pure diverse banconote accartocciate, di vario taglio, per un totale di 105 euro, oltre a diversi ritagli di guanti di cellophane (evidentemente utilizzati per creare le singole palline di stupefacente).

Circa un anno fa Arbi era già stato indagato in stato di libertà perché sorpreso con 7 involucri di eroina; dopo appena 6 mesi nuovamente denunciato per detenzione ai fini di spaccio di altri 10 grammi circa tra eroina e cocaina; ed in ultimo, il 26 agosto scorso, arrestato dagli stessi poliziotti della Squadra Mobile perché sorpreso mentre cedeva cocaina ad un acquirente, e per ciò condannato a 6 mesi di reclusione e 800 euro di multa, con concessione della sospensione condizionale della pena. Ieri sera, una volta tratto in arresto ed espletate le formalità di rito, Arbi è stato ristretto nelle camere di sicurezza della Questura, rimanendovi a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa della convalida e del giudizio direttissimo.

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