Navigli 2017, Appe in polemica con Contin

L’undicesima edizione dei Navigli, organizzata sempre tra il Portello e gli istituti universitari, partirà mercoledì 19 aprile e chiuderà i battenti domenica, 30 luglio. Ma è già polemica. «Sono...

L’undicesima edizione dei Navigli, organizzata sempre tra il Portello e gli istituti universitari, partirà mercoledì 19 aprile e chiuderà i battenti domenica, 30 luglio. Ma è già polemica. «Sono passati 11 anni da quando l’allora amministrazione comunale, sull’onda delle proteste dei residenti del centro, decise di decentrare la movida», ossserva il direttore dell’Appe, Filippo Segato. «Oggi non ha più senso il decentramento dei locali pubblici anche e specialmente perché, da maggio a settembre, in centro non si verificano più gli episodi di affollamento dei giovani davanti agli ingressi dei locali. E poi perché Federico Contin deve essere l’unico organizzatore il parco dei locali pubblici decentrati sulla riva sinistra del Piovego? Ieri mattina ho cercato di mettermi in contatto con i responsabili di settore del Comune per chiudere un appuntamento urgente anche con il commissario prefettizio perché quest’anno intorno al Naviglio ci sarà ancora più caos rispetto agli anni passati. Oltre agli otto bar selezionati da Contin, in lista d’attesa ci sarebbero altri otto locali che si sono inseriti in una associazione che si chiama Padova Guarda d anche un nuovo locale, con tavolini, improvvisato dai responsabili del River Film Festival. Insomma se per i Navigli c’è spazio per tutti, per i bar del centro storico non è previsto niente. Per il prossimo anno chiediamo l’istituzione di un tavolo permanente, aperto già da febbraio, in cui si possano sedere tutte le associazioni e gli organismi interessati». Immediata la replica di Contin. «Tutte storie già sentite. I baristi del centro, invece di piangersi addosso e di rivolgersi all’Appe, dovrebbero fare più autocritica e avere il coraggio di riqualificarsi per attrarre più clienti. Ma quale monopolio nell’organizzazione degli eventi! Purtroppo in questa città sono rimasto tra i pochissimi ad avere delle idee innovative».

(f.pad.)

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