Negli anni 70 la città della Rocca era leader
In principio fu la bottega di Aldo Besutti, che nel 1924 aveva fondato una piccola impresa per la fabbricazione di statuette di gesso e giocattoli di vario genere. In trent'anni l'evoluzione del...
In principio fu la bottega di Aldo Besutti, che nel 1924 aveva fondato una piccola impresa per la fabbricazione di statuette di gesso e giocattoli di vario genere. In trent'anni l'evoluzione del settore verso la specializzazione della bambola portò le produzioni di Monselice dal mercato locale man mano a raggiungere persino il Sudamerica e l’Europa del Nord. Fra gli anni Sessanta e i Settanta nacquero realtà aziendali come quella dei fratelli Toffano, di Margutti, Visentin, Clara Martini, arrivando alle industrie big che consacrarono Monselice come piccola capitale della bambola italiana: Bambole Cinzia (fondata da Renzo Zerbetto nel 1961) e Bambole Franca (
nella foto
, aperta nel 1956 da Franca Cascadan), realtà da cinque milioni di giocattoli prodotti ogni anno. Il distretto del giocattolo portò lavoro e benessere diffuso ma non seppe innovarsi. Così all’alba degli anni Ottanta venne cancellato dalla concorrenza cinese.
(n.c.)
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