Negozi di Este aperti per 42 domeniche e quattro festività

Il sindaco Piva: «La nostra è una città d’arte e come tale da tempo aveva optato per orari più flessibili negli esercizi»

di Nicola Cesaro

ESTE

Quarantadue domeniche, quattro festività e poi dicembre. E con un massimo di tredici ore di apertura al giorno. E’ questo uno dei risultati dell’incontro avvenuto giovedì tra il sindaco Giancarlo Piva, l’assessore Leonardo Renesto e le associazioni di categoria Ascom, Confesercenti e Federcommercio. Il tema era quello delle aperture domenicali degli esercizi atestini, più che mai al centro dall’attenzione viste le nuove norme in materia di liberalizzazione. Ecco quanto deciso dagli enti riunitisi attorno ad un tavolo.

Il centro servizi storico. Gli esercizi commerciali che si trovano tra i ponti storici di Este potranno tenere le serrande alzate per 42 domeniche, 4 festività e per tutto dicembre.

«Ma per Este, città d’arte, non è una novità – spiega Piva – Grazie allo status di città storica l’anno scorso, per esempio, oltre a dicembre i negozi sono rimasti aperti per 43 domeniche. Ma è da anni che portiamo avanti questa poltica». La conferma è il progressivo aumento delle aperture concesse negli anni. Nel 2010 sono state 41, l’anno prima 39. E poi 38 nel 2008, 35 nel 2007, 34 nel 2006, 21 nel 2005 e solo 8 nel 2004.

La periferia. Maggiori libertà vengono date anche ai negozi periferici, che potranno rimanere aperti per 16 domeniche o festività e per tutto dicembre, su calendario concertato. «Ci aspettiamo che gli stessi criteri che abbiamo condiviso siano adottati anche dai comuni limitrofi – continua il sindaco – in modo da creare omogeneità tra i vari esercizi del territorio, in particolare per quanto riguarda i centri commerciali».

Orari e calendario. L’orario di apertura va dalle 7 alle 22, ma con un massimo di 13 ore giornaliere. Salta del tutto la chiusura infrasettimanale, che non è più prevista. Già lo era da tempo per i bar e gli esercizi pubblici. Il tavolo ha indicato anche quelle festività in cui i commercianti possono decidere di lavorare: 6 gennaio (Epifania), 9 aprile (Pasquetta), 2 giugno (Festa della Repubblica) e 1 novembre (Ognissanti). Nessun esercizio potrà invece aprire il 25 aprile (Festa della Liberazione), l’1 maggio (Festa dei Lavoratori) e poi Pasqua e Natale: queste feste sono blindate.

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