Nei cimiteri arrivano i custodi Il Comune stanzia 170 mila euro

Cimiteri di nuovo sorvegliati dai custodi. Alla luce dell’incursione avvenuta alla vigilia di Pasqua nel camposanto dell’Arcella, dove un gruppo di adolescenti ha vandalizzato tombe, cappelle e vetrate, l’amministrazione ha deciso di ripristinare il servizio di custodia nei 15 cimiteri cittadini. La continua riduzione del numero di operai necrofori comunali in servizio effettivo, a cui in passato era affidata la custodia, nel corso degli anni ha fatto venir meno il presidio delle strutture periferiche. Un servizio a cui si è parzialmente rimediato con assegnazioni occasionali e attraverso vari progetti di inserimento socio-lavorativo, ma mai tornata definitiva. I fatti di Pasqua però hanno velocizzato un piano che l’amministrazione aveva già previsto dopo le tante segnalazioni arrivate a Palazzo Moroni da parte dei frequentatori.
PRESIDI PART-TIME
Attualmente i cimiteri non vengono aperti da un custode. I cancelli si aprono autonomamente, perché collegati ad un sistema informatico ed elettronico che permettono poi l’ingresso ai cittadini. Il servizio continuerà a funzionare esattamente così, ma in alcuni orari e giorni specifici della giornata, all’interno del cimitero ci saranno dei custodi per sorvegliare l’area. I cimiteri quindi non saranno controllati 24 ore su 24 (se non dalle 64 telecamere piazzate in tutti i cimiteri), e neanche durante l’intero orario di apertura. Il cimitero dell’Arcella vittima degli atti vandalici avrà i custodi 2 giorni alla settimana e per tre ore, così come a Torre, e nei due di Voltabarozzo. In quelli di Altichiero, Camin, Mandria, Montà, Ponte di Brenta, Salboro e Terranegra invece il servizio sarà di due ore per 2 giorni a settimana, mentre per un’ora e mezza (sempre per 2 giorni) i custodi vigileranno sui cimiteri di Granze, San Lazzaro, San Gregorio e Voltabrusegana. Per assegnare il servizio di custodia l’amministrazione ha messo in bilancio 170mila euro e verrà assegnato attraverso un regolare bando. Partirà quindi non prima dell’estate.
«MIGLIORIAMO LA QUALITA’»
«Questo intervento era già previsto, perché soprattutto in alcuni cimiteri era arrivata la richiesta di contribuire a favorire una percezione di maggior sicurezza per i visitatori, oltre che a dare un riferimento per informazioni all’utenza e segnalazioni di criticità, disguidi, malfunzionamenti ed altro, riferibili ai cimiteri suburbani» spiega l’assessora ai servizi cimiteriali, Francesca Benciolini. In questi giorni l’amministrazione sta anche provvedendo a inghiaiare i cimiteri, a cominciare proprio da quello dell’Arcella coinvolto nel raid pasquale: «A prescindere dall’episodio grave accaduto, stiamo lavorando per migliorare sempre di più la qualità dei cimiteri, perché sono luoghi che meritano di rimanere dignitosi e puliti, ma anche per quanto più possibile belli. Anche la bellezza genera sicurezza».
I DANNI
Intanto è stata quantificata una parte dei danni al cimitero dell’Arcella. Si tratta di circa 40mila euro per la parte lapidea e i lavori di vetraio e fabbro, a cui vanno aggiunti i 2.800 euro per il ripristino delle 3 telecamere. Sono stati 37 gli elementi danneggiati dai vandali: per l’esattezza 15 cappelline, 15 ossari, una lapide e 6 lampade di loculi e ossari rotte. —
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