Nel “sistema” Vazzoler anche un ambulante diventa super manager

Palmese (Finanza) spiega in aula il meccanismo criminale Create società fasulle per movimentare i flussi di denaro 
20000329 ALBERTO VAZZOLER IMPRENDITORE DI SAN DONA' DI PIAVE PROPRIETARIO DEL PORTALE INTERNET "NETFRATERNITY" UN SOFTWARE CHE RIMBORSA LA NAVIGAZIONE SU INTERNET ( /DA INTERNET)
20000329 ALBERTO VAZZOLER IMPRENDITORE DI SAN DONA' DI PIAVE PROPRIETARIO DEL PORTALE INTERNET "NETFRATERNITY" UN SOFTWARE CHE RIMBORSA LA NAVIGAZIONE SU INTERNET ( /DA INTERNET)



Non contano nulla i legali rappresentanti della miriade di società – in realtà scatole vuote – impiegate per movimentare il danaro “sporco” dei clienti (sporco perché del tutto sconosciuto al Fisco). Tutti gli ordini partono da un’unica testa, quella del dentista-faccendiere veneziano Alberto Vazzoler con superattico a Padova e a Jesolo. Tramite il sistema delle bozze collegate alle mail sabotagefil@libero.it, sbessolas@libero.it e zorozorello (tutti i complici hanno la password per accedere alla cartella bozze , evitando la spedizione online che potrebbe essere intercettata), lui comunica con un unico documento come gestire la contabilità delle società cartiere. Società usate per il trasferimento dei soldi dall’Italia agli Emirati Arabi, con tappa in terra croata: in questo modo ai clienti sarà riconsegnato il danaro liquido di provenienza illecita (di regola dall’evasione fiscale) grazie a finte operazioni commerciali di varia natura (dall’acquisto di lingotti d’oro al pagamento di prestazioni di servizi per l’Expo previsto a Dubai).

il meccanismo

Ieri la quarta udienza del processo per riciclaggio internazionale. Cifre, nomi societari e date di trasferimento sono stati snocciolate in aula dal tenente colonnello Vittorio Palmese, comandante del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza che ha indagato per due anni sotto il coordinamento del pm Roberto D’Angelo. Vazzoler ordina: servono tot fatture per giustificare il trasferimento di tot soldi, da 15 mila fino a 50 mila euro al colpo. Destinatario delle indicazioni Korado Sekovic, dello studio commercialistico Telba srl con uffici a Rovigno, dove hanno sede legale le tante ditte create ad hoc per movimentare i flussi di danaro (Processus Doo, Alacritas Doo, Chrysos Doo, Fors Doo e Gaudium Doo). «Cosa poco logica dal punto di vista commerciale», ha spiegato l’ufficiale ai giudici, «in un documento spedito da Vazzoler con il sistema delle bozze, l’imputato parla del “totale spedito”: non si capisce perché dal punto di vista contabile finisca tutto insieme se le ditte sono diverse. Poi ancora scrive “tolto il tuo”». Il riferimento è alla percentuale che resta in mano all’organizzazione criminale di riciclatori: la banda provvede a trasformare in liquidità le provviste finanziarie che i clienti custodiscono nei paradisi fiscali, in cambio di una provvigione. Dalle società croate ulteriore trasferimento dei soldi a Dubai, tramite altre società emiratine come Bayside Trading Ltd. Ecco la prova che la rete costruita da Vazzoler è un sistema di società cartiere. Lo scopo? L’emissione di fatture per operazioni inesistenti destinate a giustificare la circolazione di quei soldi sporchi.

Il Manager ambulante

I soldi in Croazia arrivano tramite due coop italiane, di fatto scatole vuote, già nel mirino dell’Agenzia delle Entrate di Venezia. Oltre a Smart, c’è Assistance scarl: costituita il 6 novembre 2014 in uno studio notarile di Bergamo, il legale rappresentante è Giovanni Luca Butticè, nessuna laurea alla Bocconi, solo una partita Iva per fare l’ambulante di prodotti alimentari. Singolare per un manager che (sulla carta, è ovvio) gestisce una coop con 438 dipendenti-soci nel 2015 e 437 nel 2017. Nel 2015 Assistance ha indicato crediti fiscali per 2 milioni e 578 mila euro da usare in compensazione con debiti fiscali (imposte e contributi previdenziali dovuti per quella massa di lavoratori). E il codice tributo impiegato per il meccanismo compensativo è relativo a crediti Ires (imposta applicata agli utili dell’impresa o della coop). Ma come è possibile, ha osservato Palmese, se la coop non aveva mai presentato né bilanci né dichiarazioni dei redditi? Tutto una finzione. Non a caso all’ambulante-supermanager subentrerà il moldavo Ciprian Alin Stefanescu. —

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