Nella “Casa delle streghe” trovate venti bici rubate

Dopo la segnalazione dei residenti l’intervento di sequestro dei vigili urbani Huaroto: «Zona pericolosa frequentata da spacciatori»
BASCHIERI-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - CASA DELLE STREGHE VIA ADIGE
BASCHIERI-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - CASA DELLE STREGHE VIA ADIGE

Arcella. Nella cosiddetta “Casa delle streghe”, appena fuori dal sottopasso ferroviario di via Jacopo della Quercia, a San Bellino, sono state ritrovate venti biciclette, una sull’altra. Alcune erano seminuove, altre sgangherate. Quasi certamente si tratta di bici rubate e messe in vendita a pochi euro da ladri seriali che le portano via dai condomìni dell’Arcella e del vicino rione Sacro Cuore.

Notata la grande quantità di bici, sistemate al momento nella casa-deposito vicino alla ferrovia, disabitata da anni e in parte murata, i residenti hanno chiamato i vigili che hanno già provveduto a portarle via. Le bici sono state sistemate nel punto di riferimento utilizzato dalla polizia municipale come centro di raccolta dei mezzi sequestrati; avviate le indagini per risalire agli autori dei furti. Il ritrovamento delle bici è stata un’occasione di riflessione sia per gli esponenti del comitato Vivere Bene a San Bellino che per i colleghi del comitato limitrofo Sacro Cuore-Altichiero.

«La Casa delle streghe dovrebbe essere acquistata dal Comune oppure abbattuta», sottolinea Antonio Huaroto, coordinatore del comitato San Bellino, «Non solo è un ricettacolo di bici e di altro tipo di refurtiva, ma è anche frequentata da numerosi spacciatori e tossicodipendenti. Da mesi i residenti, specialmente quelli che abitano di fronte, segnalano il mancato rispetto della legalità da parte di giovani di tutte le etnie che bivaccano nei dintorni anche di giorno, ma, sino ad oggi, gli interventi delle forze dell’ordine sono stati pochissimi. Tra poche settimane arriverà la primavera e il degrado è destinato a crescere. Eppure quella è una bella zona verde, dove si potrebbe realizzare una nuova pista ciclabile a cavallo tra San Bellino e Sacro Cuore. Anche perché il sottopasso in questione, nei giorni feriali, è frequentato da centinaia di ragazzi che, in bicicletta, vanno a scuola all’Arcella ed in particolare al Valle, Curiel, ai Rogazionisti, alla Briosco e alla Donatello. Tutti studenti che non possono continuare ad attraversare, sia all’andata che al ritorno, un tratto di strada sempre più pericoloso, frequentato anche da malviventi e sfaccendati senza lavoro e senza casa. E pensare che una volta San Bellino era l’isola felice di tutta l’Arcella». —

Felice Paduano

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