Nella sua Cartura Barison è ricordato per la brillante carriera ciclistica

Un fulmine a ciel sereno la notizia dell'arresto di Giuseppe Barison, residente a Zero Branco, nel Trevigiano, ma originario di Cartura, dove vivono tuttora i genitori e le sorelle.  Il quarantaseienne titolare di un'affermata ditta, specializzata nella costruzione di coperture in legno, nonché capogruppo della Lega Nord, è finito in carcere insieme ad altri quattro imprenditori e a due funzionari della Provincia di Venezia nell'ambito dell'operazione della Guardia di Finanza «Aria Pulita» su un giro di tangenti ed appalti da svariati milioni.  Barison è nato e vissuto a Cartura, nella casa di famiglia in via Ponte di Riva, fino al matrimonio, negli anni Novanta, e al trasferimento a Zero Branco. Nonostante siano passati parecchi anni Giuseppe, per molti «Bepi», si faceva vedere spesso in paese, sia per motivi familiari che per questioni di lavoro. Con la sua azienda di tetti in legno ha realizzato infatti diversi interventi in zona, proprio in virtù delle sue origini, collaborando con diverse imprese edili del territorio. Meno conosciuto invece il Barison militante della Lega Nord e amministratore, visto che quando viveva a Cartura non ha mai partecipato in prima persona alla vita politica del paese.  C'è chi invece si ricorda ancora dei sui trascorsi sportivi, risalenti ad una trentina d'anni fa, quando si dedicava al ciclismo nella blasonata squadra locale «Cartura Nalin», dalla quale sono usciti diversi professionisti. A quanto pare era riuscito a mettersi in luce fra gli Esordienti, conquistando qualche vittoria o buon piazzamento. I conoscenti lo descrivono come una persona perbene, dedita al lavoro, una ditta ben avviata con diversi dipendenti, e alla famiglia. A Cartura vivono tre sorelle e i genitori: il papà Carlo è pensionato ed è un richiestissimo «norcino». Un altro fratello abita fuori paese. Nicola Stievano