Nessuno ripara l’impianto rotto in garanzia
L’impianto cocleare si rompe, ma l’azienda produttrice non vuole ripararlo in garanzia. A denunciare l’accaduto è Sara Conti, insegnante padovana sordomuta, affetta da sordità da quando era bambina....
L’impianto cocleare si rompe, ma l’azienda produttrice non vuole ripararlo in garanzia. A denunciare l’accaduto è Sara Conti, insegnante padovana sordomuta, affetta da sordità da quando era bambina. «Da più di tre mesi non posso usare l’impianto e proseguire la mia terapia, con gravi disagi personali e lavorativi», scrive in una lettera la donna. «Sono un’insegnante e sono impossibilitata a esercitare le mie mansioni. L’impianto è costato più di 10 mila euro all’azienda sanitaria locale e da troppo tempo è inutilizzabile». La signora Conti è portatrice di un impianto cocleare Medel, installato nel gennaio 2016 dal dottor Bovo del reparto di Otochirurgia di Padova. «In seguito all’intervento l’otorino ha richiesto terapia logopedica per la riabilitazione delle funzioni uditive che è stata interrotta mesi fa a causa del rifiuto da parte della Medel di procedere alla riparazione dell’impianto in garanzia», aggiunge Sara Bovo. «Il danno non è dovuto a incidente ma a rottura dei gancetti di plastica che sostengono la curvetta di appoggio all’orecchio: si sono rotti semplicemente durante l’uso». La donna si è rivolta anche all’assessore alla sanità del Veneto, Luca Coletto, inviando una mail in cui chiede delle risposte. «Chiedo intervento urgente nella speranza di risolvere questa situazione di grave disagio», specifica, «La Medel ha presentato un preventivo di ben 1. 500 euro all’Usl. L’ospedale ha rifiutato di addebitare la riparazione all’Usl sostenendo che il prodotto è in garanzia. Segnalata la cosa alla Medel, mi propone per email di pagare io privatamente la riparazione: 200 euro (anziché 1. 500 come proposto all’Usl) entro due mesi, 300 euro scaduti i due mesi. Segnalo inoltre problematiche logistiche. Per avere assistenza devo rivolgermi all’unica sede della Medel: a Bolzano o a Milano».
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