Niente bambini al 4 novembre il sindaco attacca la preside

La dirigente scolastica cambia il calendario delle festività, salta anche il patrono Borghesan: «Non si saranno studenti alle celebrazioni, poco rispetto delle tradizioni»



A Montagnana gli studenti non celebreranno la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ma nemmeno il santo patrono, la Madonna della Salute. E il sindaco non nasconde il rammarico e, anzi, punta il dito contro una responsabilità imputabile al dirigente scolastico.

Ieri mattina, davanti al municipio cittadino, il primo cittadino Loredana Borghesan non ha risparmiato una velata (nemmeno troppo) critica al dirigente scolastico Lorella Goldin, preside dell’istituto comprensivo Chinaglia di Montagnana. Al termine della commemorazione per i morti delle guerre, davanti a Palazzo Sanmicheli, alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine e dei gonfaloni delle associazioni combattentistiche cittadine, la Borghesan ha espresso il rammarico per non poter celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale assieme agli studenti di elementari e medie. Colpa della scelta del dirigente scolastico – ha spiegato apertamente il sindaco – che ha variato il calendario delle lezioni scegliendo di destinare a ferie il giorno del 4 novembre. «Domani (oggi, ndr) gli studenti delle elementari e delle medie di Montagnana saranno a casa da scuola» spiega la Borghesan «In questo modo, le tradizionali celebrazioni pensate dal Comune in occasione del 4 Novembre non potranno vedere la partecipazione degli alunni. Da anni, questo era un momento di importante condivisione e coinvolgimento degli studenti, protagonisti attivamente della commemorazione».

I ragazzi rimarranno a casa da scuola per una variazione del calendario-ferie dell’istituto comprensivo: «Il dirigente scolastico ha scelto di non festeggiare il santo patrono del 21 novembre, la Madonna della Salute, e di anticipare quel giorno di ferie al 4 Novembre». Il risultato? Un “ponte” lungo, certamente comodo alle famiglie, ma niente più partecipazione dei giovani montagnanesi a due importanti ricorrenze cittadine: «La beffa è doppia. I nostri alunni non saranno con le istituzioni il 4 Novembre e non festeggeranno la Madonna patrona della città. Trovo che tutto questo sia una mancanza di rispetto delle tradizioni e dei valori della nostra cittadina, e sia anche una mancata occasione per mantenere vivi capisaldi della formazione civica di un cittadino. Se non è la scuola a veicolare certi messaggi, chi lo farà?». E ieri mattina davanti al municipio la presenza di bambini e famiglie era pari a zero. «Oltre ad esprimere il mio rammarico pubblicamente, provvederò a inviare una lettera al dirigente, o comunque a cercare un dialogo per far sì che la situazione cambi già dall’anno prossimo», chiude amareggiato il sindaco. —



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