«Niente casa al disabile in carrozzina»

La presa di posizione del proprietario di un immobile a Padova, nei confronti del giovane paraplegico Maximilian Sontacchi, già protagonista in tv a Canale 5

PADOVA. «Abbiamo cercato un alloggio in affitto per mesi ma sul più bello che l’avevamo trovato in zona Madonna Pellegrina a Padova e stavamo per firmare il contratto di locazione con il proprietario, ci siamo sentiti dire dall’agenzia: “non se ne fa nulla perché i titolari dell’immobile ci hanno fatto sapere che non vogliono disabili in giro per casa”». Una vicenda che nel 2016 ha dell’incredibile quella che vede coinvolta la famiglia Sontacchi di Salboro: papà Alberto, mamma Prima Rosa e il figlio Maximilian in carrozzina da 11 anni, da quando un’auto contromano l’ha centrato in sella al suo motorino e poi si è data alla fuga.

Maximilian, in carrozzina da 10 anni, torna sulla moto

La denuncia. «Io e mio marito siamo sconvolti dalla risposta che ci ha dato il locatore attraverso l’agenzia di fiducia a cui ci eravamo rivolti per affittare l’appartamento», racconta mamma Primarosa. «Sabato della scorsa settimana ci eravamo accordati sul prezzo dell’affitto, lunedì mattina dovevamo andare in banca a prelevare il denaro per la cauzione ma la titolare dell’agenzia ci ha chiamati per dirci che il proprietario dell’immobile ci aveva ripensato e visto che abbiamo un figlio in carrozzina che vive tra Padova e Bologna non era più disposto a concederci l’appartamento. La signora dell’agenzia, molto imbarazzata per questa assurda presa di posizione, non sapeva come fare a farcelo sapere». Nelle dichiarazioni della mamma di Maximilian c’è un misto di dolore e di rabbia. «Non dormiamo da quattro notti, non è possibile che al giorno d’oggi un giovane che ha perso l’uso delle gambe ma che è perfettamente autosufficiente, che va in macchina e gareggia in pista con la moto, venga discriminato in questo modo», aggiunge Primarosa. «Non so cosa intenda il proprietario con quel “non vogliamo invischiarci con un disabile in casa”. Come noi soffre anche nostro figlio che si sente per certi versi responsabile del fatto che abbiamo perso la possibilità di affittare quell’alloggio che ci andava bene perché è al piano terra e non necessitava di alcun intervento di abbattimento delle barriere architettoniche. Per lui è stato un colpo al cuore. Maximilian da anni si adopera per spiegare ai ragazzi delle scuole che la disabilità si può vivere in maniera serena soprattutto se nella vita ci si pone degli obiettivi. Questo fatto lo colpisce proprio nel momento in cui sta andando a convivere a Bologna con la sua fidanzata Francesca. A Padova verrà saltuariamente. Questo episodio ci ha davvero sconvolti anche perché nostro figlio ha fatto tanto per Padova. Francamente non pensavo neanche lontanamente che esistessero persone con questi pregiudizi. Forse ignorano il fatto che la disabilità non è una malattia contagiosa».

Il personaggio. Maximilian Sontacchi è molto conosciuto nel mondo dello sport per essere il primo paraplegico a gareggiare in moto. Nell’ottobre del 2015 ha commosso l’Italia quando alla trasmissione “Tu si que vales”, su Canale 5, ha raccontato la sua storia. Nonostante nell’incidente stradale abbia perso l’uso delle gambe è tornato in sella ad una Suzuki 600 con i comandi modificati. Con il Bura Rancing Team, assieme Marco Lucchinelli, un ex pilota che ha corso con Giacomo Agostini, organizza corsi di guida per disabili e per normodotati. Alla moto è passato dopo aver disputato in macchina numerose gare di drifting. Una specialità dell’automobilismo che piace ai giovani e che lo ha fatto diventare famoso tanto che lo chiamano spesso a tenere dei convegni, rivolti anche ai ragazzi delle scuole. Lo sport e la velocità in particolare, sono per il ventottenne paraplegico padovano una terapia. E con la sua scuola si sta battendo per dare la possibilità ai ragazzi come lui di tornare in moto.

Ora questa brutta esperienza umana e personale rischia di spegnere l’entusiasmo ritrovato.

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