Niente fibra ottica a Este salta opera da 6,5 milioni

PADOVA. Un investimento da 6,5 milioni di euro legato al recupero di un vecchio insediamento produttivo e capace di guardare al futuro. L’idea di Network Impresa, società padovana attiva nel settore delle tecnologie e degli strumenti innovativi per le imprese, era di realizzare un fablab a Este. Ovvero un’officina moderna attrezzata per la stampa 3D e il taglio laser. «Il problema è che trascorsi tre anni dalla presentazione del progetto abbiamo desistito perché sull’unica richiesta che abbiamo avanzato, ovvero quella di avere la posa della fibra ottica per un lunghezza complessiva di circa 13 chilometri, non abbiamo più saputo nulla» sottolinea Stefano Girotto, a.d. di Network Impresa.
Il caso sarebbe già sufficiente per scriverci sopra un romanzo, ma non basta. Perché poco dopo Network Impresa lascia la sede in zona industriale, e precisamente in corso Stati Uniti, per spostare il quartier generale a Limena. Il motivo? «In zona industriale non era possibile avere un collegamento a banda ultralarga, ovvero a 100 megabit. Così ci siamo trasferiti a Limena dove invece la fibra arrivava al marciapiede antistante l’immobile che ci interessava e così lo abbiamo cablato completamente».
Poco male, verrebbe da dire. Almeno, rispetto al caso di Este, l’investimento è stato fatto e l’azienda si è trasferita sì ma sempre nel Padovano. Ma quando si parla di crescita digitale dell’economia, così come accaduto ieri nell’ambito della prima giornata del Digitalmeet di Fondazione Comunica, bisogna fare i conti anche con questo. «Il progetto del fablab a Este lo abbiamo presentato in Comune circa cinque anni fa» spiega Girotto. «Avevamo già individuato un’area da riqualificare senza sprecare altro territorio, abbiamo solo chiesto all’amministrazione comunale di Este di garantirci il collegamento a fibra ottica. Che arriva a Monselice, lungo l’autostrada, ma non a Este. Si trattava di coprire una distanza di circa 13 chilometri. Il Comune ci ha detto che si sarebbe attivato e poi non abbiamo saputo più nulla. Passati tre anni e a fronte del silenzio abbiamo desistito».
Un’occasione mancata, così come quella che racconta del passaggio dell’azienda da corso Stati Uniti a Limena. Soprattutto in ragione del fatto che la zona industriale padovana di industriale, oramai, ha ben poco, visto che negli anni ha sviluppato una vocazione nei servizi innovativi. Dopo il boom, però, la Zip rischia di perdere anche questa specializzazione.
Matteo Marian
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