Night Bus in cintura, l’idea piace a tutti e piovono le firme

CADONEGHE. Ha raccolto già circa 400 firme e continuerà almeno fino a metà marzo prima di consegnarle. Antonio Mazzanti, sedicenne di Cadoneghe studente al liceo Marchesi vuol chiedere al sindaco del suo Comune che si attivi con Busitalia perché il servizio Night Bus, la navetta notturna attivata da qualche mese a Padova, possa uscire dai confini della città e arrivare nei Comuni dell’hinterland, almeno con una fermata fissa.
Muoversi di notte
Il servizio è molto apprezzato, non solo dai giovani, ma anche da adulti, donne che si muovono sole o persone che terminano il lavoro a tarda sera e si sentono più sicuri se accompagnati fino quasi sotto casa, per la modica cifra di 1,50 euro. Un servizio che Padova, Università e BusItalia non si aspettavano avrebbe avuto così tanto successo, tanto che quasi è difficile trovare posto ormai, specie nel weekend quando funziona sino alle 3 di notte. Segno che la città ne avvertiva il bisogno. Antonio è rimasto piacevolmente colpito nell’apprendere, da un articolo apparso sul Mattino, che una ragazza che abita nell’Alta Padovana aveva saputo della sua idea di portare il servizio almeno fino a Cadoneghe, perché per chi abita nei comuni a nord sarebbe un toccasana, comodo per i genitori dei ragazzi che debbano andare a prenderli o per le donne che si spostano sole, senza dover necessariamente giungere fin dentro la città.
Il giovane ha deciso quindi di proseguire ancora per una quindicina di giorni nella raccolta delle firme.
Il tifo dei negozianti
Ad aiutarlo nella petizione sono intervenute Le botteghe di Cadoneghe: i negozianti che hanno aderito gli hanno consegnato 250 firme. «Hanno firmato molti genitori di ragazzi» racconta Elisabetta Ghion, de La Bottega delle Carni, «ma anche tante persone che trovano utile il mezzo per spostarsi dal centro alla periferia la sera tardi. Questo non vuol dire che i genitori incentivino i loro figli a bere, ché tanto c’è la navetta che li porta a casa, ma il servizio è comunque utile, perché non tutti possono sportarsi liberamente».
L’associazione Le botteghe di Cadoneghe, presieduta da Chiara Schiavon, ha risposto con una decina di negozi: La boutique del pane, La bottega delle carni, Eliana giocattoli, la cartoleria Idea, l’edicola Quattro ciacoe, il negozio d’intimo Il cherubino, lo stirasecco Valentina, l’erboristeria Le sorgenti, il negozio biologico Il sole che sorge.
Attività che vengono utilizzate anche da clienti di Isola di Torre, un quartiere padovano inglobato nel territorio di Cadoneghe, quindi oltre il fiume Brenta che funge da confine con la città: abitando a Padova potrebbero avere diritto al Night Bus fin sotto casa, ma siccome sono all’interno di un Comune periferico, non possono utilizzarlo se non fino a Pontevigodarzere. Portare il servizio Night Bus a Cadoneghe sarebbe utile anche a loro. ––
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