«No agli impianti alimentati con la pollina»

OSPEDALETTO EUGANEO. «No a un nuovo pirogassificatore di pollina». È categorico il Comitato Chiudi di Ospedaletto, che offre massima collaborazione all'amministrazione comunale nel contrasto a una iniziativa imprenditoriale calata nel paese: «Chiediamo che il Comune neghi l'autorizzazione per la realizzazione presentata a fine 2015, di un nuovo impianto a biomassa (nella foto un prototipo) nel nostro territorio. Si tratta di un pirogassificatore a pollina da 200 Kwh della cui domanda per la realizzazione abbiamo appreso solamente dopo le recenti elezioni, che un'azienda agricola del territorio, in tandem con un costruttore di impianti della Brianza, vorrebbe realizzare in un territorio già pesantemente minato dalla presenza di numerosi impianti finalizzati al riciclo del rifiuto e alla produzione di energia, oltre a un impianto per la produzione di mangimi e ai numerosi allevamenti avicoli» denuncia il presidente del Chiudi, Michele Panziera «A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si citano gli impianti della Sesa (con la discarica ed i numerosi biodigestori), del mangimificio Veronesi, dalla presenza di biodigestori Agrisolar e degli altri biodigestori a ridosso del territorio a Caselle. La nostra area è pertanto già fortemente caratterizzata dalla presenza di sostanze inquinanti e pericolose per l'ambiente e per l'uomo. È inaccettabile acconsentire alla realizzazione di nuovi impianti, soprattutto se si pensa che questi tra loro interagiscono e sono nelle immediate vicinanze di un centro abitato e di una zona tutelata come la Zps "Le Vallette"». Chiudono dal comitato: «L’impianto non utilizzerà solo pollina aziendale per il processo di combustione ma anche altro materiale. Nuovi impianti di questo tipo producono ben poca occupazione e molto traffico di mezzi». (n.c.)