No Cineplex, no party Clientela sparita nei pub

Ai “Dissidenti” calo del 70%, il “Re di Mezzo” chiude 2 giorni: tagliati i dipendenti  Effetto domino: chiusi un ristorante brasiliano, un supermercato e un wok sushi
MORSEGO - FOTOPIRAN - DUE CARRARE - DEGRADO CINEPLEX STRADA BATTAGLIA
MORSEGO - FOTOPIRAN - DUE CARRARE - DEGRADO CINEPLEX STRADA BATTAGLIA

due carrare

Cinema, pizza e bibita: un mix perfetto per una serata di svago. Lo sanno bene i locali che, oggi, si trovano orfani del Cineplex di Due Carrare. La multisala che stenta a ripartire ha condannato i pub della zona a una crisi nella crisi, non bastasse quella del Covid. Senza spettatori al cinema, questi locali si sono trovati con un calo della clientela pari ad almeno il 70 per cento.



Da qualche tempo l’ex “America Graffiti” si chiama “I Dissidenti”: i titolari del pub hanno avviato un braccio di ferro legale con il franchising e hanno investito ingenti risorse per rivedere il loro nuovo brand. Il periodo si è rivelato dei peggiori: «Lo stop del Cineplex ci sta costando moltissimo», spiega il titolare Marzio Rossi. «Abbiamo stimato un calo della clientela del 70 per cento. In una serata normale, con 6-7 film proiettati, qui venivano dalle 80 alle 150 persone. Oggi andiamo dai 20 ai 50 coperti al massimo».

Passare, la sera, davanti al Cineplex è effettivamente desolante: la scarsa illuminazione pubblica e le luci spente della multisala lasciano la zona in una tenebrosa bolla di buio. «Le stiamo pensando tutte per riportare la gente: abbiamo fatto realizzare una grande insegna innovativa, con tecnologia che raramente si vede nelle nostre zone. Si tratta di un ledwall che di fatto propone un marketing continuo. Contiamo nell’impatto visivo per attirare la gente». Sempre in fatto di marketing, I Dissidenti hanno incrementato le promozioni: dalla serata a birra illimitata alla promozione che a un hamburger acquistato ne offre un altro in omaggio. I Dissidenti, altro aspetto non banale, davano da lavorare a 19 dipendenti: dopo il Covid, la necessità di forza-lavoro è scesa a 10 unità.



Se I Dissidenti si trovano all’interno del complesso del Cineplex e sono comunque visibili anche da Strada Battaglia, decisamente più complicata è la situazione del pub Re di Mezzo, che si trova nel parcheggio sul retro, in via De Curtis. «Lavoriamo davvero pochissimo ed è chiaro che, più che il Coronavirus, ci sta penalizzando la chiusura del Cineplex», spiega il proprietario Silvio Cufone, da 11 anni alla guida dello storico pub. «Ci ritroviamo ad essere contenti se, in un sabato, arriviamo ad avere la metà dei clienti dei mesi scorsi. Abbiamo avuto una risposta positiva quando abbiamo organizzato eventi musicali e intrattenimento, motivo per cui stiamo cercando di proporre qualcosa in tutti i weekend». Gli effetti negativi sono comunque evidenti: serate con meno di 15 clienti e lavoratori impiegati scesi da 50 a 15. «Per concentrare meglio le risorse, ora teniamo chiuso il lunedì e martedì».



Chi invece ha deciso di chiudere per sempre è il Cacau Brasil, ristorante brasiliano e dirimpettaio del Cineplex. «Eravamo aperti da inizio 2016: la zona si stava spegnendo già prima del Covid, ma la chiusura del cinema è stata fatale. I nostri clienti venivano quasi tutti da lì», confermano i titolari. L’addio del brasiliano si somma a quello del vicino supermercato Famila e dallo stop del “glorioso” Wok Sushi Marco. Un effetto domino davvero avvilente. —

(2, continua)



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