No vax, sette piccoli lasciati fuori dall’asilo a Ronchi e a Rustega di Piombino Dese

Sei bambini non vaccinati della materna statale di Ronchi di Piombino Dese e uno della scuola per l’infanzia di Rustega di Camposampiero da ieri mattina sono a casa, essendo stati sospesi dalla frequenza delle attività didattiche.
La lettera di esclusione dal servizio, sottoscritta dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo statale, è stata consegnata venerdì scorso ai genitori dei piccoli alunni. Papà e mamme hanno quindi deciso di non portarli nemmeno per evitare che il respingimento all’ingresso causasse uno choc al bambino.
Tutti a casa. «All’inizio il gruppo era più numeroso», precisa una delle mamme, «ci è stato detto che ci sono situazioni diverse. Noi ora ci troveremo e decideremo il da farsi».
Il motivo dell’esclusione è scritto nero su bianco e fa riferimento alla «mancata presentazione entro il termine previsto dalla proroga concessa della documentazione in materia di prevenzione vaccinale. Tale documentazione», si legge ancora nella lettera, «costituisce requisito di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia».
Provvedimento a tempo. Il provvedimento ha valore temporaneo e i suoi effetti cessano, con effetto immediato, dalla data di presentazione della documentazione prevista dall’ormai noto decreto legge 73/2017: «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci».
Lo stesso provvedimento adottato per i 6 bambini di Ronchi ha colpito un bambino dell’asilo statale di Rustega di Camposampiero. Una lettera fotocopia è stata consegnata anche ai suoi genitori. Le famiglie no vax possono ovviamente presentare ricorso al Tar entro 60 giorni dal ricevimento della notifica o al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.
Gli altri casi. Più “fortunata” la decina di bambini di due asili parrocchiale di Trebaseleghe, quelli di Silvelle e di Sant’Ambrogio, che la settimana scorsa avevano ricevuto la lettera di esclusione preceduta la settimana prima dall’avvio dell’iter. La metà ha sottoposto il figlio alla prima vaccinazione, mettendosi così per il momento in regola. Gli altri sono potuti entrare. Trattandosi di strutture private, probabilmente è stato possibile adottare tempi e procedure diverse per risolvere la questione delle vaccinazioni.
Pubblico e privato. Si sa, a questo proposito, che le scuole materne private hanno richiesto un parere all'ufficio scolastico regionale, che avrebbe risposto che il bambino può frequentare fino alla data dell'appuntamento per il primo vaccino su autocertificazione del genitore.
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