Notte di furti ad Altichiero, cresce il senso di insicurezza

PADOVA. Furti in serie ad Altichiero, in via Sacro Cuore. I ladri sono entrati nel ristorante di Carlino Munerato, già Aggujaro, al numero 4 e nel negozio Maxifrutta, al numero 34.
A protestare è il titolare del locale, Carlino: «Gestisco il ristorante e la locanda», spiega, «i ladri sono entrati da una finestra del retro. Hanno portato via il fondo cassa, circa 300 euro tra banconote e moneta, ma dobbiamo ancora fare l’inventario per accertarci non abbiano preso anche dell’altro, a cominciare dalle bottiglie pregiate. Purtroppo non è la prima volta. Adesso sono riusciti a intrufolarsi attraverso l’apertura che si affaccia sul giardino nel retro del ristorante, ma altre volte sono entrati dalla finestra davanti, e poi ancora dal finestrone. Purtroppo da noi si può entrare da tanti pertugi e non posso blindare il mio locale mettendo griglie perché darebbero fastidio e ricorderebbero una prigione. E comunque non ce ne sarebbe motivo, non ho grandi valori, al massimo trovano il fondo cassa, come è successo stavolta. Hanno anche cercato di forzare una porta interna, ma senza successo. Così come non sono entrati nella locanda, che comunque ha il portiere e dunque la sorveglianza 24 ore su 24».
Carlino è ad Altichiero da molto tempo e non nasconde il suo disappunto e una percezione crescente di insicurezza. E, soprattutto, scaglia tutta la sua frustrazione contro lo Stato: «Questi delinquenti cercano solo soldi, anche se noi non siamo un obiettivo interessante come potrebbe essere per esempio un tabacchi dove portano via come ridere 5-6 mila euro di sigarette, entrano con arroganza e senza la minima paura che possano subire conseguenze. La verità è che sono impuniti: cosa gliene importa se tanto nessuno gli fa niente? Non hanno né fretta, né preoccupazioni perché tanto non hanno niente da perdere».
Sospetti? «Difficile dirlo. Giovedì sono entrate due persone con una brutta faccia (ma vestiti bene), però non posso dire di avere sospetti».
Intanto il ristoratore ha sporto denuncia, oltretutto è assicurato e dunque attende il risarcimento: «I soldi ci mettono sempre un po’ ad arrivare, e almeno ci sistemo la finestra. Ma soprattutto fornisco dati alle statistiche delle forze dell’ordine. Questa zona è bella, nulla a che fare con l’Arcella e soprattutto con via Avanzo. Dopo il cavalcavia Camerini il rione è pulito e non ci sono presenze pericolose, ma i “topi”, quelli non mancano mai. Adesso metterò le telecamere, mi sembra l’unico sistema per proteggermi. Gli allarmi sanno raggirarli. Ma di sicuro se non fanno la galera le nostre difese non servono a nulla».
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