Notte di paura in centro: a fuoco un palazzo antico in via Patriarcato

Il rogo ha distrutto un appartamento in via Patriarcato: danni per 250 mila €. Studentessa in salvo, locali inagibili. Per i pompieri le cause sono accidentali

PADOVA. Prima l'odore acre del fumo, che rapido ha avvolto l'intero appartamento, poi le fiamme che in pochi minuti hanno divorato il secondo piano di una palazzina signorile di via Patriarcato 15, ad un passo da piazza Capitaniato. Quando, per cause ancora sconosciute, è scoppiato l'incendio, giovedì sera alle 22, all'interno dell'abitazione c'era una giovane studentessa, passata in un battibaleno dalla comodità del divano ad un girone dantesco: la ragazza, non appena ha sentito la puzza di bruciato e ha visto l'aria farsi densa e scura, nel panico, si è precipitata giù dalle scale. Terrorizzata e semi-svestita, ha visto dalla strada andare in fumo tutto ciò che teneva custodito nella sua casa: ieri pomeriggio, passato lo spavento, ha raccolto in uno scatolone quel poco che le fiamme avevano risparmiato, mentre gli operai “muravano” con delle tavole le finestre della palazzina, finite in cenere. «Ho sentito la puzza di bruciato e poi ho visto il fumo salire», ha raccontato la giovane, «non ho pensato a null'altro che a fuggire, lasciando tutto in casa, compreso il telefonino per chiamare i soccorsi. Ero terrorizzata».

Dopo l'intervento dei vigili del fuoco, che hanno impedito che l'incendio provocasse ulteriori danni, in via Patriarcato è rimasta solo desolazione: dell'appartamento non resta quasi nulla. Il fuoco ha distrutto il solaio e fatto esplodere gli intonaci, lasciando ben in vista solo l'ossatura di mattoni della casa. E' “colato a picco” anche il vetro di un lampione dell'illuminazione stradale: il fumo infatti ha lasciato il segno anche all'esterno dell'abitazione. Il rosa dei muri ora è intercalato da lingue di fuliggine nere come la pece, dell'edera avviluppata alla palazzina non restano che rami rinsecchiti.

Il bilancio dell'incendio (che sembra sia accidentale) è pesante: da una stima sommaria, il danno provocato dalle fiamme ammonta a 250 mila euro. La casa, in affitto a tre studentesse, è di proprietà dell'avvocato Giorgio Angi: i vigili del fuoco, dopo un sopralluogo, l'hanno dichiarata inagibile.

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