Nuova rotatoria di Pontevigodarzere «Bitonci si fermi»

Alla riunione del Pd c’erano il sindaco di Vigodarzere e il vice di Cadoneghe: «Non può decidere da solo»
PD 12/02/2001 GM (RESTELLO) 1^ GIORNATA TRAFFICO REGOLAMENTATO A TARGHE ALTERNE A PONTEVIGODARZERE EDEL RAFFICA DI MULTE X IVEICOLI CON TARGA DISPARI INCOLONNAMENTI PROVOCATI DAGLI STESSI VIGILI
PD 12/02/2001 GM (RESTELLO) 1^ GIORNATA TRAFFICO REGOLAMENTATO A TARGHE ALTERNE A PONTEVIGODARZERE EDEL RAFFICA DI MULTE X IVEICOLI CON TARGA DISPARI INCOLONNAMENTI PROVOCATI DAGLI STESSI VIGILI

PONTEVIGODARZERE. Nella riunione, organizzata giovedì sera dal Pd, nella sezione di via Pontevigodarzere, tutti gli intervenuti hanno bocciato il progetto comunale di una nuova rotatoria a fagiolo al di là del Brenta. Al tavolo dei relatori il segretario della sezione, Massimiliano Ferrati, il vicepresidente della Provincia, Fabio Bui ed il coordinatore della commissione urbanistica, Gianni Bettin. Tra i presenti anche Paola Lincetto e Giralucci senior. Hanno preso la parola il sindaco di Vigodarzere, Francesco Vezzaro; il vice-sindaco di Cadoneghe, Mirco Gastaldon; gli ex consiglieri del Quartiere Arcella, Franco Vanzan, Anna Basilisco e Fabio Tonello, l'ex assessore della giunta Zanonato-Rossi, Andrea Micalizzi e la coordinatrice del comitato Al Ponte (600 firme raccolte anche tra gli elettori del sindaco). Gli intervenuti non solo hanno gettato nel Brenta il costoso progetto della nuova rotatoria ai confini con Vigodarzere e Cadoneghe, ma hanno indicato soluzioni per ridurre il traffico da e verso Pontevigodarzere. «In base allo studio effettuato dall'Amministrazione Provinciale all’epoca Casarin, Pontevigodarzere ogni giorno è attraversata da 45.000 veicoli» ha detto Gastaldon. «Oggi, dopo l'arrivo del capolinea nord del tram, sono di più. Il fagiolo è un capriccio che, peraltro, Bitonci intende realizzare senza la nostra collaborazione. Da mesi sia Cadoneghe che Vigodarzere gli hanno chiesto un incontro: nessuna risposta. Il problema è sovracomunale e riguarda la qualità della vita dei 5000 abitanti di Pontevigodarzere. Un'ipotesi di lavoro potrebbe essere il vecchio progetto della Smfr, che prevede un nuovo ponte sul Brenta, a fianco di quello esistente, magari affiancato da un ponte per le auto». Anche il sindaco Vezzaro ha sottolineato la necessità di un secondo ponte ferroviario sul Brenta e di potenziare i collegamenti su rotaia tra Vigodarzere e Padova (sette minuti in treno). Dopo Micalizzi, che ha criticato il Comune per aver affidato lo studio di fattibilità ad un privato e non ad un tecnico interno, ha preso la parola il vice-presidente della Provincia. «Il problema non può e non deve essere risolto solo dal Comune di Padova» ha sottolineato Fabio Bui; «Occorrono collegialità e condivisione. Qui non è questione di fagioli, bagigi o di cetrioli. Alla porta nordest della città arrivano veicoli dal Camposampierese, da Villa del Conte e San Martino di Lupari. L’allarme Pm 10 è frequente. Mettiamoci tutti assieme e troviamo la soluzione più idonea». Intanto oggi dalle 10 al capolinea nord del tram a Pontevigodarzere, davanti all’Alì, c’è un presidio informativo del Pd sulla questione della nuova viabilità per il quartiere. Saranno presenti il segretario cittadino Antonio Bressa, Micalizzi, Vezzaro e Gastaldon.

Felice Paduano

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