Nuova terapia sperimentale contro il tumore al cervello

Dallo Iov una nuova speranza per le persone colpite da tumore cerebrale. Ieri è stata trattata la prima paziente italiana, e tra le prime al mondo, con recidiva di glioblastoma con una nuova terapia sperimentale basata sulla combinazione di due farmaci di ultima generazione. La donna, 61enne friulana, ha ricevuto la terapia sperimentale con Regorafenib in associazione a Nivolumab. Il primo è un farmaco che riduce la vascolarizzazione e la proliferazione delle cellule tumorali, mentre il secondo è un farmaco immunoterapico che rende più efficace il sistema immunitario.

Lo studio internazionale “Rego-Nivo”, appena partito allo Iov, coinvolgerà 210 pazienti per valutare l’efficacia di questo nuovo trattamento mai sperimentato in precedenza sul glioblastoma. Potrà essere utilizzato anche in pazienti con alcuni tumori gastro-intestinali. I risultati contribuiranno alla cura di una delle forme più aggressive di tumore cerebrale. Il coordinatore internazionale dello studio sul glioblastoma è Giuseppe Lombardi dell’Oncologia 1 dello Iov diretta da Vittorina Zagonel, principal investigator di tutto lo studio e coordinatrice del gruppo neuro-oncologico interaziendale di Padova.

Negli ultimi tre decenni, si è registrato un lento ma progressivo aumento di incidenza dei tumori cerebrali, soprattutto negli over 65, ma non sono rari i casi nei più giovani. «È una forma molto aggressiva di tumore che colpisce il sistema nervoso centrale» spiega Lombardi, «sebbene si manifesti quasi esclusivamente nel cervello, può anche apparire nel tronco cerebrale, nel cervelletto e nel midollo spinale. La terapia sperimentale potrebbe cambiare le prospettive di cura per gli oltre mille pazienti colpiti ogni anno in Italia. L’obiettivo è dimostrare se questo trattamento aumenta in maniera significativa la sopravvivenza, rispetto al percorso di cura tradizionale». Il gruppo neuro-oncologico dello Iov è passato da 30 prime visite nel 2010 a 450 nel 2020. Numerosi pazienti arrivano da fuori Regione, a testimonianza dell’alto livello di cure specialistiche erogate. —



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova