Nuovo post offensivo sulla Kyenge: “Dino dammi un Crodino”

PADOVA - La foto della Ministra Cécile Kyenge con la scritta sopra "Dino dammi un Crodino" richiamante un famoso gorilla di un'altrettanto famosa pubblicità televisiva. E' questo il post che Andrea Draghi, assessore leghista alla sicurezza del Comune di Montagnana e Consigliere Provinciale, hacondiviso qualche giorno fa sulla sua pagina Facebook. E fa seguito agli ormai innumerevoli insulti alla ministra, in particolare evidente il riferimento a quello di Calderoli che l'aveva definita un"orango". Il post è tuttora presente sul profilo Facebook dell'assessore e reca la data del 20 luglio.
"Stamane - dice la deputata del PD Giulia Narduolo - quando mi è giunta tramite un conoscente la foto del post dell'Assessore Draghi, ho pensato: ecco, ci risiamo. Dopo gli insulti di Calderoli, di Stival, l'augurio di venire stuprata fatto da una consigliera di quartiere di Padova, gli attacchi di Forza Nuova, il lancio di banane da parte di un evidente squilibrato durante una Festa Democratica e altro ancora, Cécile Kyenge subisce un'altra volgare e becera aggressione e dopo agli oranghi e alle scimmie, viene paragonata ad un gorilla. Un'offesa, è chiaro, dovuta più alla stupidità di certe persone piuttosto che al colore della pelle della Kyenge".
"Si tratta di un genere di insulti - prosegue la Narduolo - che neanche più negli stadi è permesso, e non si capisce per quale motivo sia consentito rimanere all'interno delle Istituzioni a chi li compie, in questo caso Andrea Draghi. Ecco perché invito la sindaca di Montagnana, Loredana Borghesan, a ritirare immediatamente le deleghe dell'assessore e alla Presidente della Provincia di Padova, Barbara Degani, a stigmatizzare e condannare con fermezza il comportamento di un consigliere della sua maggioranza. Insomma, dimostrino con i fatti di non essere come lui.
"Come ha sempre fatto - conclude la giovane deputata del PD - siamo certi che la Ministra Kyenge anche questa volta reagirà con serenità e tranquillità a questo ennesima aggressione. Ormai la conosciamo, sappiamo quanto abissale sia la distanza tra la sua personalità e il suo stile e gli ignoranti che la attaccano a causa del colore della sua pelle. Una compostezza istituzionale, oltre che il segnale di un'enorme forza interiore, che parla da sola e le fa onore, che ammiriamo e che ci spinge ancora di più a stare dalla sua parte. Ma non solo: ai razzisti giunga chiaro il messaggio che più aggrediranno e insulteranno la Kyenge, più ogni coscienza democratica di questo Paese si sentirà coinvolta in quella che ormai è diventata una vera e propria battaglia di civiltà, ossia il riconoscimento dello ius soli e quindi il cambiamento della legge sull'acquisizione della cittadinanza: faremo passare il principio che chi nasce in Italia è italiano. Sarà il modo migliore per dimostrare ai razzisti il reale valore dei loro insulti e beceri attacchi alla Ministra Kyenge".
L'assessore leghista per ora non è reperibile. «E' all'estero - fa sapere il sindaco di Monragnana Loredana Borghesan, a cui l'esponente del Pd si rivolge per chiedere il ritiro delle deleghe affidate a Draghi - È partito ieri. Appena riuscirò a sentirlo chiarirò la questione con lui»
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