Obama ringrazia fabbro di Pozzonovo
Lino Gialain aveva spedito alla Casa Bianca un busto raffigurante il presidente

Lino Gialain al lavoro
POZZONOVO «Thank you, mister Lino. I wish you all the best!». Quello ricevuto in questi giorni dal maestro Lino Gialain non è un semplice augurio di Natale: a spendere ringraziamenti e auguri per il fabbro di Pozzonovo è direttamente l’uomo più potente del mondo. Barak Obama, presidente degli Stati Uniti, ha inviato al mastro ferraio una lettera autografa per ringraziarlo del busto in ferro battuto che ha scolpito per lui. Un’opera intensa, frutto di ben sette mesi di lavoro, che dal laboratorio dell’artigiano monselicense è riuscita ad arrivare fino allo studio ovale di Washington. L’artista, che già aveva omaggiato dello stesso dono anche papa Francesco (Gialain mostra ancora orgoglioso l’immagine del pontefice che guarda stupito il suo busto in piazza San Pietro), era riuscito a far recapitare la copia in ferro di Obama lo scorso 15 aprile: Gialain e gli amici dell’associazione Anioc di Adria l’avevano messa nelle mani dell’ambasciatore John Philips, che a sua volta è riuscito a far entrare il pezzo pregiato direttamente alla Casa Bianca. «Solitamente in ambasciata a Roma ci si sta per non più di dieci minuti, per occasioni come queste» racconta un emozionato Gialain «L’ambasciatore è invece rimasto a parlare con me per oltre un’ora, estasiato dall’espressività di quel busto e stupito dalla somiglianza con Obama. Proprio per questo si è impegnato in prima persona nel far avere quel dono al presidente». Il fabbro scultore ha scelto Obama non a caso: «Questa opera è il mio omaggio al ruolo decisivo che il presidente ha avuto nella ripresa del dialogo con Cuba, e ancor di più è la mia riconoscenza a un popolo a cui dobbiamo la nostra libertà». E il presidente ha certamente gradito: nella lettera di ringraziamento Obama loda la creatività del fabbro padovano, ricordando come «le creazioni artistiche sono uno stimolo per noi, ci insegnano importanti lezioni, collegandoci oltre i confini e le culture». Nella missiva indirizzata a Gialain, Obama augura «tutto il meglio» al maestro. Che, ora, spera in un altro piccolo miracolo: incontrare di persona Barak Obama e ricevere gli stessi apprezzamenti dal vivo. «C’è la possibilità che io riesca a conoscerlo a Firenze. Ci stiamo lavorando. Intanto questa lettera la appenderò in laboratorio: per me vale più di una laurea».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video