«Odori nauseabondi dagli allevamenti» Petizione a Comune, Usl 6 e Arpav
MASSANZAGO
Persistono gli odori da allevamenti zootecnici in particolari orari e in situazioni meteo di bassa pressione: 133 cittadini hanno presentato una petizione al sindaco, ad Arpav e Ufficio Igiene dell’Usl 6 Euganea. «Segnaliamo la situazione ambientale problematica che da anni affligge gli abitanti di Massanzago», scrivono i sottoscrittori, «gli odori molesti risultano particolarmente insopportabili la mattina e il tardo pomeriggio in alcune zone del paese. Si tratta di un odore pungente di reflui zootecnici provenienti da allevamenti intensivi di animali». La situazione, lamentano, è divenuta insostenibile per l’odore nauseante tanto da costringerli a tenere chiuse le finestre e a non sostare in giardino.
A Massanzago ci sono 12 allevamenti, localizzati a nord e sottovento. La questione è stata affrontata nell’ultima seduta di Consiglio comunale. «I fenomeni odoriferi si ripresentano in particolari situazioni meteo tipiche dei mesi estivi», ha spiegato il sindaco Stefano Scattolin, «i controlli vengono eseguiti dagli organi competenti e le aziende risultano autorizzate. Tuttavia vi sono margini di miglioramento sia sulle tecniche di gestione che sulle strutture aziendali che potrebbero limitare i fenomeni segnalati. Il Comune sta da tempo programmando azioni migliorative che richiedono la collaborazione degli allevatori e riguardano i sistemi di raccolta e stoccaggio dei liquami, l’alimentazione degli animali, la pulizia degli ambienti, la coibentazione delle vasche, l’abbattimento degli odori con sistemi adeguati».
In particolare, la municipalità sta collaborando con Arpav, Provincia, Università e Regione per prospettare soluzioni che, purtroppo, non elimineranno completamente il problema, che riguarda per altro molte altre realtà del territorio provinciale. E comunque serve la collaborazione degli allevatori. «Chiederemo alla Regione di individuare nel Piano di Sviluppo rurale misure per sostenere economicamente gli allevatori nell’ammodernamento delle strutture», ha aggiunto il sindaco. «Nel PSR ci sono già contributi del 40% ma vanno aumentati perché gli interventi da fare non sono redditizi. Chissà che si possa avere più ascolto ora che gli esiti elettorali hanno dato maggior autorevolezza a chi governa in continuità».
Anche la minoranza consiliare si è detta disposta a fare la sua parte. «Alcuni allevamenti possono migliorare ma non possono fare da soli», ha affermato il consigliere leghista Filippo Bovo, «la spesa inciderebbe parecchio sul bilancio, deve esserci un contributo». Bovo ha preso l’impegno di coinvolgere i rappresentanti regionali della Lega. —
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