Oggi la Regione delibera la nascita di Borgo Veneto

SALETTO. È il giorno di Treville, o più probabilmente di Borgo Veneto. Oggi alle 10.30, a Palazzo Ferri Fini a Venezia, si riunirà il consiglio regionale che dovrebbe – il condizionale è d’obbligo visti i ripetuti stravolgimenti di copione delle ultime settimane – sancire una volta per tutte la nascita di un nuovo Comune nella Bassa padovana. Quello nato dalla fusione di Saletto, Megliadino San Fidenzio e Santa Margherita d’Adige, e allo stesso tempo rimasto orfano di Megliadino San Vitale dopo il referendum consultivo. Al punto 12 dell’ordine del giorno il consiglio veneto è chiamato ad approvare il disegno di legge che istituisce il nuovo Comune denominato Treville. Un disegno di legge diverso dall’originario, dove i Comuni erano quattro. La sonora bocciatura della fusione registrata il 17 dicembre a Megliadino San Vitale ha provocato la revisione della proposta di legge: appurato che legalmente era possibile farlo (il referendum popolare era consultivo, dunque non vincolante), la commissione regionale competente ha deciso di ritoccare il disegno di legge stringendo a tre i numeri di Comuni coinvolti. Assieme al disegno di legge sarà presentato anche un emendamento ispirato da una nota dei tre sindaci dei Comuni prossimi alla fusione, che chiedevano di chiamare Borgo Veneto e non Treville il nuovo ente. In questo modo verrebbe data dignità al sondaggio promosso tra i cittadini a inizio 2017 per scegliere il nome del nascente Comune (Borgo Veneto ha ottenuto un terzo dei consensi ed è stato il secondo toponimo dietro a Quattroville, in ordine di preferenze) e sarebbe rappresentata maggiormente la tradizione toponomastica locale. Treville, o meglio Borgo Veneto, potrà vantare una popolazione di 6.984 residenti su una superficie di 38,48 chilometri quadrati e una densità abitativa di 181 abitanti per chilometro quadrato. La scelta di escludere Megliadino San Vitale dal progetto di fusione, presa la settimana scorsa, non era stata accettata da tutta la commissione consigliare, motivo per cui comunque oggi in consiglio qualche frizione potrebbe arrivare. In commissione avevano espresso voto contrario i rappresentanti del gruppo consiliare Partito democratico e si erano astenuti dal voto la consigliera Patrizia Bartelle (Movimento 5 Stelle) e Piero Ruzzante (Gruppo Misto).
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