Olio dei Colli Euganei, stagione nera e produzione a picco

Le piogge e la mosca hanno quasi dimezzato il raccolto di olive sui Colli. I produttori: «Ci vuole più organizzazione»

TEOLO. È un’annata da dimenticare per l’olio extravergine di oliva dei Colli Euganei. Quando il periodo della raccolta delle olive nell’area del Parco è giunto più o meno a metà, il responso è quello che purtroppo si temeva: la produzione si è sensibilmente ridotta e per quanto riguarda la qualità siamo ben lontani da quella eccellente, forse impareggiabile, della passata stagione. Colpa dell’andamento stagionale che ha favorito fin dalla primavera il propagarsi della mosca olearia che ha danneggiato una buona parte della produzione. Soprattutto dove gli olivicoltori non sono riusciti ad intervenire tempestivamente con i trattamenti. L’attacco, che di solito si esaurisce con l’arrivo del caldo, quest’anno è andato avanti anche nei medi di luglio e agosto.

«In termini di quantità penso che siamo sotto di un buon 30 per cento rispetto alla media degli ultimi anni», sostiene Paolo Barbiero dello storico frantoio di Valnogaredo. «Se facciamo riferimento alla passata stagione arriviamo addirittura ad un 50 per cento in meno. Quella di quest’anno per l’olio extravergine dei colli non si profila certo come una stagione da incorniciare anche se, superata la fase critica delle prime partite di olive di modesta qualità che arrivavano in frantoio, in quest’ultimi giorni la situazione è parecchio migliorata». Paolo Barbiero, che rappresenta il territorio euganeo all’interno della Dop “Veneto Euganei e Berici” evidenzia alcune criticità che esistono nell’organizzazione dell’attività dei produttori di olio dell’area euganea. «In annate olearie difficili a causa delle condizioni climatiche avverse come quella di quest’anno», spiega Barbiero, «è importante che tra i produttori passi un messaggio univoco. Questo non è successo. Quando è stato il momento di effettuare i trattamenti contro la mosca, ad esempio, da parte dell’Aipo (Associazione italiana produttori olio) arrivava l’input a intervenire mentre qualche associazione locale di olivicoltori consigliava di attendere. Nella lotta serve una strategia comune altrimenti accade come quest’anno». Le piante di olivo sui colli sono circa 700 mila, dislocate in complessivi 400 ettari. La produzione di olive in annate normali raggiunge i 12 mila quintali. Calcolando una resa media del 13/15 per cento per quintale, si può ipotizzare una produzione olearia intorno ai 2 mila quintali.

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