Oltraggio, Aliprandi rinviato a giudizio mentre Il figlio patteggia

PADOVA. Il gup Domenica Gambardella ha rinviato a giudizio per oltraggio nei confronti di due agenti della polizia municipale Vittorio Aliprandi, 60 anni di Bagnoli di Sopra, ex consigliere comunale e anche parlamentare della Lega: il processo è stato fissato per il prossimo 16 dicembre. Ha evitato il rischio di un processo, scegliendo la strada di un rito alternativo, il figlio Giovanni Aliprandi, 24, residente a Padova che ha patteggiato 6 mesi e 20 giorni di carcere con la sospensione condizionale della pena sempre per oltraggio ma anche per lesioni.
Vittime gli stessi vigili presi di mira da padre e figlio, difesi dall’avvocato (sindaco di Albignasego) Filippo Giacinti. I due agenti si sono costituiti parte civile tutelati dall’avvocato Gian Mario Balduin, legale che si era opposto alla richiesta di archiviazione del caso presentata dalla procura. E ha ottenuto ragione.
È il 3 febbraio 2012 quando alcuni commercianti di via Marsala chiamano i vigili perché una un’auto Hyundai, in sosta lungo la strada, ostruisce l’accesso ad alcuni negozi. I due agenti intervengono e Aliprandi padre e figlio urlano contro di loro: «Smettetela di rompere i c... Andate a prendere gli spacciatori». Poi Vittorio se ne va, il figlio si avvicina a un vigile e gli storce il dito procurandogli lesioni per 40 giorni.
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