Omicidio Mazzola e Giralucci, Zanonato: «Terrorismo è solo dolore»

PADOVA. «Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, vittime delle Brigate Rosse, testimoniano 38 anni dopo che il terrorismo ha portato dolore, morte e nessun progresso per la gente». Con queste parole il sindaco Flavio Zanonato ha ricordato le prime due vittime del terrorismo e il barbaro doppio omicidio avvenuto a Padova il 17 giugno 1974.
La cerimonia istituzionale in via Zabarella, davanti all’ex sede dell’Msi dove avvenne l’assassinio, ha visto partecipare numerosi esponenti istituzionali e molti padovani.
L’azione delle Br avvenne attormp alle 9.30 del mattino: nella sede del partito di estrema destra si presentarono cinque persone armate con pistole munite di silenziatore: l’obiettivo era quello di compiere un’azione di «violazione del territorio» a scopo intimidatorio. In tre entrarono nella sede dell’Msi, un quarto attendeva sulle scale dell’edificio e un quinto era in auto pronto alla fuga. Una volta all’interno i terroristi trovarono Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola: non esitarono a fare fuoco, uccidendoli sul posto.
Fu la prima azione delle Br, rivendicata con una telefonata al «Gazzettino» e due documenti lasciati nelle cabine telefoniche di Milano e Padova.
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