Onichini, il ladro chiede il risarcimento: scatta la colletta social fra i sostenitori

La moglie del macellaio di Legnaro: «L’avvocato di Ndreca vuole 24 mila euro entro otto giorni, i delinquenti non siamo noi»
Walter Onichini
Walter Onichini

PADOVA. «L’avvocato del ladro ieri sera ci ha richiesto i 24mila euro entro 8 giorni... senza quelli non potremo fare ricorso in Cassazione». Lo ha scritto ieri mattina Sara Scolaro, moglie di Walter Onichini nella pagina intitolata alla battaglia giudiziaria che sta combattendo il marito. Immediatamente nella community, dove sono iscritti 7.694 persone è iniziata una raccolta solidale per aiutare la coppia, visto che i 24mila euro saranno solo una provvisionale. «Lunedì aprirà il conto corrente a vostro favore e se tutti noi accreditassimo 5 euro, le spese dell’avvocato sarebbero coperte in tre giorni...quindi facciamolo! Se qualcuno non ha tempo per fare due bonifici, allora versiamo da subito la cifra che ciascuno di noi può dedicare per aiutare delle persone stupende, così da coprire anche il risarcimento al ladro» scrive una iscritta alla pagina. Dopodiché si susseguono una serie di commenti sul decorso processuale. Ovviamente sono praticamente tutti a favore del macellaio che ha sparato al ladro che l’aveva appena derubato.



Ricorso possibile La sentenza di secondo grado ha confermato quella emessa dal tribunale di Padova: quattro anni e 11 mesi di carcere per avere sparato al ladro Elson Ndreca, il 28enne di origine albanese che stava scappando dopo aver razziato la sua villetta a Legnaro. Deciso pure un risarcimento con una provvisionale (un anticipo) di 24.500 euro, oltre alle spese lievitate in seguito al giudizio d’appello. In secondo grado il risarcimento è esecutivo, ma non risulta essere ancora stato chiesto formalmente. Inoltre codice alla mano, l’eventuale mancato pagamento non pregiudica il ricorso per Cassazione al quale l’avvocato difensore di Onichini, Ernesto De Toni ha già detto di voler proporre. Va poi ricordato che Onichini si è costituito parte civile contro Ndreca nell’udienza di fronte al Gup che deve decidere se spedirlo a processo per falsa testimonianza. Ndreca aveva testimoniato nel processo contro Onichini: «Era il mio primo colpo... Sono stato caricato a bordo dell’auto di peso...» aveva detto. Non era vero: aveva precedenti per furti anche in Belgio. Per il furto è stato condannato a 3 anni e 8 mesi, ma quando testimoniò non venne arrestato.



Amici determinanti «L’aiuto morale ed economico dei sostenitori del gruppo Facebook ci aiuta tantissimo... è difficile svegliarsi la mattina e avere voglia di combattere ancora» assicura Sara Scolaro. «Speravamo tutti che in Appello arrivasse l’assoluzione, quindi è difficile dare per scontato come andrà a finire il prossimo grado di giudizio. Certo è che i delinquenti non siamo noi e questo dovrebbe essere un punto importante. Purtroppo spesso riviviamo i fatti di quella tragica notte, che modificano le abitudini di vita e la percezione del pericolo per sempre». Per i giudici quella notte fu commesso un tentato omicidio aggravato. Onichini sparò per uccidere Elson Ndreca, il predone 26enne di origine albanese che aveva assaltato la sua villetta, a Legnaro in via Montegrappa 65, la notte del 22 luglio 2013. Il tribunale ha condannato (l’Appello confermato) il commerciante di carne a 4 anni e 11 mesi. Quella notte alle 3.30 Onichini sparò al ladro dalla finestra della stanza da letto che stava rubandogli l’Audi Rs4 (dopo aver preso le chiavi in casa) con il suo fucile a pompa e lo ferì. –


 

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